Page 285 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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284 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
vorevolmente influito anche sul morale delle truppe e oltre che delle po-
polazioni. Altro fatto che pure influiva sullo spirito delle truppe era la man-
canza di un'adeguata reazione dell'aviazione dell'Asse alle violenti azioni
aeree anglo-americane sulle città e sugli stabilimenti industriali, sia italia-
ni che tedeschi. Per quanto molti fossero convinti che la perdita di quella
testa di ponte africana non potesse ripercuotersi, in modo decisivo, sull'e-
sito del conflitto, tuttavia a nessuno sfuggiva la gravità della situazione
strategica venuta a determinarsi, specie nei riflessi dell'Italia che, per la
sua posizione geografica, era sempre più esposta agli attacchi aero-navali
degli anglo-americani e doveva anche fronteggiare eventuali tentativi di
sbarco nemici sul territorio metropolitano e/o nei Balcani. Soprattutto erano
temute le incursioni aeree il cui intensificarsi attestava la padronanza dei
cieli da parte del nemico, soltanto in parte contrastata dai mezzi italiani di
difesa, unanimemente giudicati insufficienti. Le operazioni militari in Rus-
sia, l'incertezza della situazione e le perdite e i disastri provocati dagli or-
mai quotidiani bombardamenti delle città italiane e anche di taluni piccoli
centri dell'Italia meridionale insulare avevano contribuito a deprimere no-
tevolmente lo spirito dei militari. " ... L' intensificazione dei bombardamenti
aerei nemici sulle nostre città ingenera vivissima preoccupazione tra le po-
polazioni e fra i militari, che non hanno notizie dei congiunti ... " . < 108 >
Già nel novembre 1942 le relazioni dei Carabinieri avevano sottoli-
neato rispetto allo spirito delle truppe che "Le recenti gravi incursioni ae-
ree sulle principali città del Piemonte, della Lombardia e della Liguria e
il timore di più vaste azioni nel periodo invernale hanno riacceso le di-
scussioni circa l'efficienza della nostra difesa. Al riguardo si pensa con-
cordemente che sarebbe necessario e urgente potenziare la nostra organizza-
zione assegnando ai più importanti centri un maggior numero di batterie
moderne e di aerei idonei alla caccia notturna" .<l09)
Scriveva dal Comando delle Forze Armate della Sicilia l'ufficiale re-
sponsabile dell'ordine pubblico: "Il morale e lo spirito combattivo degli
ufficiali e della truppa è sempre depresso soprattutto a causa dell'assenza
sul cielo della lotta della nostra aviazione e in considerazione delle pre-
ponderanti forze corazzate nemiche avanzanti. Oggi appare più che mai
evidente la impreparazione militare della nostra Nazione. Numerosi sono
(108) ACS, SPD, b. 174, f. 43, Relazione del febbraio 1943.
(109) Ibid.
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