Page 285 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               vorevolmente influito anche sul morale delle truppe e oltre che  delle  po-
               polazioni. Altro fatto che pure influiva sullo spirito delle truppe era la man-
               canza di un'adeguata reazione dell'aviazione dell'Asse alle violenti azioni
               aeree anglo-americane sulle città e sugli stabilimenti industriali, sia italia-
               ni che tedeschi. Per quanto molti fossero  convinti che la perdita di quella
               testa di ponte africana non potesse ripercuotersi, in modo decisivo, sull'e-
               sito  del  conflitto,  tuttavia  a  nessuno  sfuggiva  la  gravità  della  situazione
               strategica venuta a  determinarsi,  specie  nei  riflessi  dell'Italia che,  per la
               sua posizione geografica, era sempre più esposta agli attacchi aero-navali
               degli  anglo-americani  e doveva  anche  fronteggiare  eventuali  tentativi  di
               sbarco nemici sul territorio metropolitano e/o nei Balcani. Soprattutto erano
               temute le incursioni aeree il cui intensificarsi attestava la padronanza dei
               cieli da parte del nemico, soltanto in parte contrastata dai mezzi italiani di
               difesa, unanimemente giudicati insufficienti. Le operazioni militari in Rus-
               sia, l'incertezza della situazione e le perdite e i disastri provocati dagli or-
               mai quotidiani bombardamenti delle città italiane e anche di taluni piccoli
               centri dell'Italia meridionale insulare avevano contribuito a deprimere no-
               tevolmente lo spirito dei militari.  " ...  L' intensificazione dei bombardamenti
               aerei nemici sulle nostre città ingenera vivissima preoccupazione tra le po-
               polazioni  e  fra  i  militari,  che  non  hanno  notizie  dei  congiunti ... " . < 108 >

                    Già nel  novembre 1942 le  relazioni dei Carabinieri avevano sottoli-
               neato rispetto allo spirito delle truppe che "Le recenti gravi incursioni ae-
               ree sulle  principali città del Piemonte,  della  Lombardia e della  Liguria e
               il  timore di  più vaste  azioni  nel  periodo  invernale hanno  riacceso  le  di-
               scussioni  circa  l'efficienza  della  nostra  difesa. Al  riguardo  si  pensa con-
               cordemente che sarebbe necessario e urgente potenziare la nostra organizza-
               zione assegnando ai più importanti centri un maggior numero di batterie
               moderne  e  di  aerei  idonei  alla  caccia  notturna" .<l09)
                   Scriveva dal Comando delle  Forze Armate della Sicilia l'ufficiale re-
               sponsabile dell'ordine pubblico:  "Il  morale e lo  spirito  combattivo degli
               ufficiali e della truppa è sempre depresso soprattutto a causa dell'assenza
               sul  cielo  della  lotta  della  nostra  aviazione  e  in  considerazione  delle  pre-
               ponderanti forze  corazzate nemiche avanzanti.  Oggi appare più che mai
               evidente la impreparazione militare della nostra Nazione. Numerosi sono



               (108)  ACS,  SPD, b.  174,  f.  43, Relazione  del  febbraio  1943.
               (109)  Ibid.









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