Page 287 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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286 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
uno sbarco che molto probabilmente avrebbero attuato quando cioé la Ger-
mania sarebbe stata impegnata all'est con tutte le sue forze e dato l' im-
menso sviluppo costiero, la deficienza delle difese, la superiorità della flotta
avversaria e soprattutto la loro superiorità aerea si teme che difficilmente
il tentativo potrà essere arginato e contenuto.
L'impiego in massa delle forze aeree nemiche su tutti i fronti e la me-
todica offensiva che viene condotta sui territori della Germania e dell'Ita-
lia ha fatto diffondere la convinzione che effettivamente il nemico abbia
raggiunto una netta superiorità sulle forze aeree dell'Asse, non più in gra-
do di opporre un'adeguata difesa all'avversario per difetto di apparecchi,
di piloti e di armi idonee.
" ... Si contesta ai dirigenti politici il diritto di intervenire con la vio-
lenza verso quelle che non sono manifestazioni di indisciplina né di sov-
versivismo, ma conseguenze fatali di uno stato di cose creato esclusivamente
dalla incompetenza e dalla inettitudine di coloro che, occupando posti di
comando e di responsabilità, non hanno saputo dare alla nazione né una
forza militare né una organizzazione interna né un assetto economico ca-
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paci di resistere al collaudo della guerra ... ". O 3)
Da quanto sopra rapidamente esposto, se ne deduce che la popola-
zione italiana viveva nel 1943 in condizioni di estrema difficoltà. Questo
è vero, ma è altrettanto vero che se 'la guerra continuava', anche 'la vita
continuava'. Chi 'poteva' continuava ad andare in vacanza a Cortina e
al Forte dei Marmi; i matrimoni che venivano celebrati erano numerosi:
era facile vedere anche nelle grandi città, non solo nei piccoli paesi, cortei
nuziali a piedi (era proibito l'uso dell'automobile per cerimonie private)
raggiungere la chiesa e il luogo di un rinfresco 'autarchico'. Le signore
vestivano con eleganza e le sarte avevano imparato a fare miracoli rivol-
tando vecchi vestiti e cappotti. Le 'Terme di Boario' e quelle di 'Recoaro'
pubblicizzavano sui quotidiani che nel periodo luglio-settembre sarebbero
rimaste aperte. Il Grand Hotel, ex Kursaal, di Cattolica aveva riaperto per
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la stagione balneare, così come gli alri alberghi della costa riminese. O l
L'azienda di Stato dei telefoni pubblicava bandi concorso per l'as-
sunzione di telefonisti-telefoniste e la Stipel annunciava che in agosto sa-
rebbero stati consegnati agli abbonati gli elenchi telefonici aggiornati al
(113) Ibid.
(114) Cfr., Il Corriere della Sera, 11-7-1943.
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