Page 284 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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l BOMBARDAMENTI SULLE CITIÀ ITALIANE 283
nel dicembre 1942. Molti edifici scolastici furono dichiarati inagibili per
cause belliche: le autorità scolastiche sollecitarono i professori sfollati, af-
finché provvedessero a creare delle classi di fortuna nei luoghi di sfolla-
mento e considerarono la possibilità di obbligare i professori di ruolo a
dare lezioni gratuite a chi ne avesse fatto richiesta; tutto fu comunque la-
sciato alla buona volontà dei singoli con risultati quindi assai poco omo-
genei e soddisfacenti.
Dunque lo spirito pubblico era sempre più depresso nel corso del
1943: in sostanza attraversava una fase difficile, che meritava di essere
considerata approfonditamente anche perché le offese aeree nemiche si an-
davano intensificando e, a giudizio di molti non v'era possibilità di ade-
guata reazione da parte della contraerea, come difesa passiva, ma anche
sulla difesa attiva non si poteva fare grande assegnamento. Il morale della
popolazione che era già alla fine del 1942 profondamente scosso dal sus-
seguirsi delle incursioni aeree, il cui ritmo si andava accelerando, agli ini-
zi del 1943, in particolare su Napoli, e specialmente sulla Sicilia e sulla
Sardegna, peggiorava sempre più soprattutto con l'inizio dell'offensiva
anglo-americana in Tunisia, visto come la vigilia dell'offensiva marcata
contro l'Italia. Si rilevava che la difesa contraerea era migliorata, ma si
criticava il funzionamento dei posti di avvistamento e la non sufficiente
rapidità con la quale veniva segnalato l'avvicinarsi di aerei nemici e quin-
di la possibilità per la popolazione di mettersi utilmente al riparo.
Con lo scorrere del 1943 la fiducia nella vittoria andava scomparen-
do nelle masse, mentre si acuiva il disagio sociale nella quasi totalità delle
categorie a reddito fisso, le quali si trovavano ormai nella materiale im-
possibilità di fronteggiare decorosamente le esigenze del proprio tenore
di vita.
Accanto allo spirito pubblico era da considerare attentamente anche
lo spirito delle truppe: OO?) gli avvenimenti militari in Tunisia avevano sfa-
(107) Nei 'mattinali' sopra citati vi era sempre una relazione al Duce sullo spirito delle
truppe, tenuta distinta da quella relativa alla popolazione. Questa relazione aveva le
seguenti rubriche fisse: I. impressioni e commenti di carattere generale; II. ufficiali;
III. sottufficiali; IV. truppa; V. notizie varie. Anche lo Stato Maggiore del Regio
Esercito guardava con grande interesse allo spirito dei militari, producendo nu-
merose relazioni di studio, ma poiché nel saggio pubblicato in questo volume di
N . Della Volpe, "Assistenza e propaganda nel 1943. Organizzazione e direttive,
obiettivi e efficacia" sono già state analizzate le relazioni dello Stato Maggiore del
Regio Esercito relative allo spirito dei militari, nel corso del presente studio ver-
ranno brevemente riferite solo notizie rilevate nelle relazioni dell'Arma de Carabi-
nieri, a breve complemento dell'ampia analisi già esposta nel saggio sopra indicato.
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