Page 328 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 328
L'INDUSTRIA BELLICA PRIMA DELL'OTTO SETTEMBRE 327
le richieste politicamente più imbarazzanti avanzate dai Capi di Stato Mag-
giore. Infatti i problemi della militarizzazione dell'industria bellica e della
mobilità delle maestranze non vennero neppure toccati, nonostante la con-
corde richiesta di tutti gli esponenti delle Forze Armate. Così rimase lette-
ra morta l'esigenza militare di strumenti legislativi per imporre all'industria
bellica la creazione di un maggior numero di corsi di addestramento per
la manodopera.
Posto di fronte all'esplicita richiesta di imporre alle maestranze "72
ore di lavoro settimanali, cosa che dovrebbe essere generalizzata":
Il DUCE interrompe e afferma che l'aumento delle ore di lavoro sa-
rebbe un gravissimo errore, che avrebbe conseguenze deleterie sulla
produzione. È dimostrato da inchieste rigorosamente fatte dai com-
petenti in Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Italia, che oltre alle 70
ore aumenta il numero degli infortuni in misura impressionante e
decresce la capacità di lavoro in misura non meno impressionante.
Che quando ci siano delle riparazioni di urgenza, si facciano 72 ore
di lavoro, si capisce, ma il lavoro oltre le 70 ore non è più redditizio;
il rendimento decresce per ragioni evidenti.
Senza rispondere, così alla richiesta di Fougier di generalizzare l'ora-
rio di lavoro a 70-:- 72 ore settimanali, con il probabile conseguente ma-
lumore delle maestranze e la certa opposizione delle industrie per gli
aumentati oneri.
Quanto al problema della disponibilità di lavoratori, Mussolini così
affermava:
Il problema della manodopera si sta affrontando ora in termini mol-
to radicali, con l'impiego più abbondante della manodopera femmi-
nile. Bisogna tenere presente che è molto più facile lasciare a casa
le reclute necessarie, ,Prima che entrino nelle caserme, che non recu-
perarle in seguito.
Si adotti la procedura di non fare andare alle armi gli elementi asso-
lutamente indispensabili. Ma quando vi sono già, devono rimanere;
niente di più demoralizzante per i soldati che il vedere il compagno
che dopo 3-4 mesi tornano (torna) a casa. Quanto poi a rintracciare
questi uomini: Corsica, Francia, Tunisia [ ... } è una fatica improba,
tanto è vero che non ci siamo riusciti.
[ ... } Dichiaro che sono molto contrario agli esoneri di queste classi
giovanissime ('23 e '24).
I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd 327 03/03/16 17:00

