Page 323 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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322 ANDREA CURAMI
Affermava il generale Scuero che:
Per ordine del Comando supremo ha concesso 4522 esoneri di fron-
te a una richiesta di 5415 (specializzati). Altri 1260 sono stati con-
cessi poi su richiesta del Comando supremo. In conclusione, in questi
ultimi tempi, ai 900 000 esentati per le industrie se ne sono aggiunti
33 000. Vi sono poi 22 000 militari non esonerati, ma in licenza di
due mesi per lavori a favore del Fabbriguerra.
Aggiungeva il generale Favagrossa:
Per le sole industrie (semilavorati) esclusi i commercianti esistono
400 000 tonnellate di alluminio. È evidente che nel complesso vi è
accantonamento di almeno il doppio. Bisogna vedere dove va a fini-
re l'alluminio e mettere le mani su tutte le scorte perché la guerra
si vince o si perde nel 1943 ( ... } Occorre far venir fuori l'accantona-
mento. Un censimento accurato è in corso. Le ditte devono dire a
disposizione di che ministero è il lavoro e quali sono i tipi di allumi-
nio in consegna in relazione alle commesse. La Fiat ne ha 3250 in
consegna, la SMI 5220, l'Ansaldo 800 tonnellate.
Riassumeva, infine, il maresciallo d'Italia Cavallero:
Il numero degli operai che occorrono è sempre crescente. Abbiamo
un milione di esonerati su otto-nove milioni (di militari} che può da-
re il paese e non basta perché siamo in lotta contro le tre più grandi
potenze industriali del mondo. Vi è il problema dei cantieri che è
formidabile.
( ... } Se ci dedichiamo però a tutto l'occorrente per il naviglio sottile
e per i sommergibili rimane ben poco per il resto.
Dobbiamo pensare alle riparazioni, dobbiamo costruire naviglio ido-
neo ai trasporti che ci occorrono, bisogna fare i cacciatorpediniere.
Abbiamo rinunciato alle petroliere e a quattro piroscafi da 10 000
tonnellate (,} ma anche così la manodopera non è sufficiente.
La consapevolezza di essere giunti a un momento topico nella con-
dotta della guerra emerge chiaramente anche dal verbale della riunione
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dello SMG del giorno successivo < ) che meglio contribuisce a chiarire la
difficile situazione creata dalla mancanza di maestranze. Necessitavano 9000
operai (5000 per i cantieri navali, 2000 per le fabbriche di munizioni,
(22) lvi, p. 22-25 .
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