Page 323 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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                    Affermava  il  generale  Scuero  che:
                    Per ordine del Comando supremo ha concesso 4522 esoneri di fron-
                    te a una richiesta di  5415  (specializzati).  Altri  1260 sono stati con-
                    cessi poi su richiesta del Comando supremo. In conclusione, in questi
                    ultimi tempi, ai 900 000 esentati per le industrie se ne sono aggiunti
                    33 000. Vi sono poi 22 000 militari non esonerati, ma in licenza di
                    due  mesi  per lavori  a  favore  del  Fabbriguerra.

                    Aggiungeva  il  generale  Favagrossa:
                    Per  le  sole  industrie  (semilavorati)  esclusi  i  commercianti  esistono
                    400 000 tonnellate  di alluminio.  È evidente che  nel  complesso  vi  è
                    accantonamento di almeno il doppio. Bisogna vedere dove va a fini-
                    re  l'alluminio  e  mettere le  mani  su  tutte le  scorte  perché la  guerra
                    si vince o si perde nel 1943 ( ... } Occorre far venir fuori l'accantona-
                    mento.  Un censimento  accurato  è in  corso.  Le  ditte  devono  dire  a
                    disposizione di che ministero è il lavoro e quali sono i tipi di allumi-
                    nio  in  consegna in  relazione  alle  commesse.  La  Fiat ne  ha  3250 in
                    consegna,  la  SMI  5220,  l'Ansaldo  800  tonnellate.

                    Riassumeva,  infine,  il  maresciallo  d'Italia  Cavallero:
                    Il  numero degli  operai che occorrono è sempre crescente. Abbiamo
                    un milione di esonerati su otto-nove milioni (di militari} che può da-
                    re il paese e non basta perché siamo in lotta contro le  tre più grandi
                    potenze  industriali  del  mondo. Vi  è il  problema  dei  cantieri  che  è
                    formidabile.
                    ( ... } Se ci  dedichiamo però a tutto l'occorrente per il  naviglio sottile
                    e  per  i  sommergibili  rimane  ben  poco  per  il  resto.
                    Dobbiamo pensare alle riparazioni, dobbiamo costruire naviglio ido-
                    neo ai  trasporti che  ci  occorrono,  bisogna fare  i cacciatorpediniere.
                    Abbiamo  rinunciato alle  petroliere e a  quattro  piroscafi  da  10 000
                    tonnellate  (,}  ma  anche  così  la  manodopera  non  è sufficiente.
                    La  consapevolezza  di  essere giunti a  un momento topico  nella  con-
               dotta  della  guerra  emerge  chiaramente  anche  dal verbale  della  riunione
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               dello SMG del giorno successivo < )  che meglio contribuisce a chiarire la
               difficile situazione creata dalla mancanza di maestranze. Necessitavano 9000
               operai (5000  per i  cantieri  navali,  2000  per le  fabbriche  di  munizioni,



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