Page 318 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'INDUSTRIA BELLICA PRIMA DELL'OTTO SETTEMBRE 317
Circa l'importanza delle nb si può dire:
a) l'impiego di queste unità è ancora essenziale per la condotta della guerra
in mare. Le limitazioni nell'impiego non sono imposte da deficienze
intrinseche del tipo di unità ma da deficienze esterne: insufficienza nu-
merica e scarso addestramento delle scorte aeree; insufficienza nume-
rica delle scorte navali che non sono dotate delle apparecchiature idonee
a prevenire e controbattere l'offensiva subacquea; mancanza di radio-
localizzatori; deficienza negli apprestamenti difensivi contro l'offesa
aerea;
b) il nemico ha in gran parte superato queste manchevolezze e impiega
le sue corazzate in qualunque mare con risultati sempre decisivi (le re-
centi operazioni nel Nordafrica lo hanno dimostrato ancora una vol-
ta). Il superamento delle deficienze sembra anche per noi possibile in
breve tempo;
c) il nucleo da battaglia è destinato ad avere peso importante per la no-
stra guerra- se questa avrà lunga durata e sviluppi oceanici- e sarà
senza dubbio fattore importantissimo nelle trattative di pace.06l
Non possiamo, oggi, arguire cosa pensasse Supermarina nel gennaio
1943 in merito alla durata della guerra, riteniamo tuttavia che le <<defi-
cienze>> elencate non potessero garantire il buon esito di uno <<sviluppo
oceanico>> delle operazioni. Conseguentemente a questa visione della pro-
babile evoluzione della guerra nascevano le nuove direttive che, lo ripetia-
mo, indicano chiaramente anche il tentativo di superare egoismi locali,
sospendendo le costruzioni di non impellente necessità con un immediato
risparmio di materie prime e deviando la realizzazione dei programmi ri-
tenuti importanti sui cantieri più attrezzati.
Confortava questa decisione anche quanto era emerso dalla riunione
del 18 gennaio 1943 a villa Patrizi sulle Costruzioni navali italo-germani-
che.07l Parteciparono al colloquio Host Venturi, gli ammiragli Riccardi,
Ingianni e Sigismondi, i generali de Vito, Dondona, di Raimondo e Alfa-
no e il colonnello Tursini per l'Italia. Per la parte germanica presenziava-
no il maresciallo Kesselring, il generale W enniger con gli ammiragli Lowisch
e W eicholdt, ma anche Karl Kaufmann, Reichkomissar fiir di e Schiffahrt,
(16) lvi, p. 132.
(17) Il verbale in A.U.S.S.M.E., inv. I-4, cir., racc. 49, care. 5, Costruzioni navali itala-
germaniche {19-24 gennaio 1943).
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