Page 322 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'INDUSTRJA BELLICA PRJMA DELL'OTTO SETTEMBRE 321
lificazione e perfezionamento e 56 di addestramento) erano frequentati da
8682 allievi (5198 per i corsi di qualificazione e perfezionamento), numero
questo notevolmente inferiore al 10% minimo delle maestranze impiegate,
come voluto dal ministero dell'Aeronautica. D'altronde ben poche ditte
si erano avvalse delle deroghe per turni di lavoro settimanali superiori al-
le 60 ore, fino ad arrivare alle 72 ore, così come inascoltata era rimasta
la richiesta di serie normative per gli accertamenti sanitari fiscali che ave-
va trovato non poche difficoltà nell'ambito del ministero delle Corpora-
zioni. I controlli, previsti dalla legge sulla mobilitazione civile, continuavano
a essere svolti dai medici condotti e delle Casse Mutue, più volte richia-
mati a un maggior rigore, e non dai medici militari con l'aiuto dei sottuf-
ficiali dei Reali Carabinieri per gli accertamenti domiciliari. Eguali difficoltà
si frapponevano alla militarizzazione delle industrie, prevista dal RDL 18
giugno 1940, n. 631, ma abrogata con la Legge 24 agosto 1941, n. 1076.
Prima di esaminare i verbali della riunione di palazzo Venezia, è chia-
ro, quindi, che, senza un impopolare mutamento dei codici di diritto, tut-
te le disposizioni per l'industria bellica potevano avvenire solo nell'ambito
di una legislazione permissiva e carente che ancora una volta giustifica
l'affermazione di altri ben più noti storici, da Giorgio Rochat a Richard
Overy, che hanno messo in luce la debolezza dei poteri politici del Tripar-
tito, alla perenne ricerca di un consenso popolare e di un appoggio indu-
striale. Altri potranno, tuttavia, valutare appieno l'insinuante provocazione
germanica prima ricordata, costituita dall'escamotage di distaccare mili-
tari non esonerati presso gli stabilimenti bellici. In questo modo si pote-
vano sicuramente aggirare le disposizioni sui trasferimenti, la disciplina
e gli accertamenti. Tuttavia anche questa era in primo luogo una scelta
politica.
La riunione di palazzo Venezia del 29 gennaio 1943
Il consesso del 29 gennaio 1943 sul potenziamento delle Forze Ar-
mate, venne preceduto il 27 gennaio da uno con analogo argomento pres--
so lo Stato Maggiore Generale.< 21 > In quest'ultima occasione venne ancora
ribadito il problema della mancanza di manodopera per utilizzare il mi-
lione di tonnellate di prodotti siderurgici richiesti dall'industria bellica.
(21) La sintesi del verbale in A. Biagini e F. Frattolillo (a cura di), Verbali delle riunioni
tenute dal capo di SM Generale, vol. IV, JO gennaio 1943-7 settembre 1943, Roma,
U.S.S.M.E., 1985, p. 18-21.
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