Page 317 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               -  mantenere fermo  il  rinvio  "sine  die"  di  7  mc.  da  9000  t.;
               -  indipendentemente dalla assegnazione che potrà essere fatta ai CRDA
                  di  San Marco delle due torpediniere del cantiere di  Fiume procedere
                  alla costruzione delle sei corvette della II serie passandole in conto alla
                  I. Ciò allo scopo di alleggerire i CRDA di Trieste a vantaggio delle tp.
                  e  dei  cc.tt.

               8.  Ditta  OTO  - Muggiano  e Tosi  - Taranto
               -  Si  conferma il provvedimento già concordato in precedente occasione
                  di far  slittare tre motonavi e sei  turbonavi in costruzione a vantaggio
                  dei  smg.  da  trasporto  secondo  le  direttive  impartite  dal  Comando
                  Supremo;
               -  si  dà incarico al gen.  Alfano  di  dare comunicazione di quanto sopra
                  al  ministro  delle  Comunicazioni.

                   Abbiamo riportato quasi integralmente il lungo verbale della riunio-
               ne del 18 gennaio 1943, in quanto differisce sostanzialmente dal Promemo-
               ria  n.  2  di  Supermarina del  14 gennaio  1943,  reso  noto  ai  lettori  dalla
               relazione ufficiale sulla Marina nella seconda guerra mondiale.<l3> In realtà
               il  suddetto promemoria era già  stato contraddetto da un altro  stilato  in
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               pari  data 0 > e  sostituito  dal  successivo  Promemoria  n.  3  del  20  gennaio
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               1943,  intitolato  Acceleramento  nella  costruzione  del  naviglio  sottile.0 >
                   La Regia Marina, infatti, a differenza di quanto detto nel citato Pro-
               memoria n.  2 decideva di abbandonare ogni desiderio di una flotta da bat-
               taglia,  dilazionando anche i lavori  di  trasformazione del  Cavour,  dopo il
               passaggio in riserva del Cesare.  Quanto alle portaerei, si stabiliva di conti-
               nuare l'allestimento dell'Aquila, ma di sospendere tanto la costruzione dello
               Sparviero,  quanto la  trasformazione del  Bolzano.  Per gli  incrociatori, solo
               sul Montecuccoli dovevano proseguire i lavori, che venivano invece arrestati
               sull'Ottaviano  Augusto.
                    Probabilmente avevano avuto il sopravvento alcune obiettive consi-
               derazioni  chiaramente espresse  nel  più  volte  citato  Promemoria  n.  2:


               (13)  G. Fioravanzo,  L'organizzazione della  Marina  durante il conflitto,  tomo II,  Evoluzione
                   organica da/10-6-1940 all'B-9-1943, Roma U.S.M.M.,  1975, (La Marina italiana nella
                   seconda  guerra  mondiale,  vol.  XXI),  p.  131-141.
               (14)  lvi,  promemoria,  p.  118-119.
               (15)  Per uno stralcio, ivi, p. 119-120. Il promemoria completo in NARS, T821, 249/207
                   e  sg.









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