Page 315 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               Armate, argomento solo formalmente discusso fino allo scoppio della guerra
               e poi trascurato sotto la spinta sia degli eventi bellici contingenti sia delle
               esigenze  di  pace sociale.
                    Sembra che la Regia Marina sia stata la  prima, in ordine di tempo,
               ad  affrontare  il  problema del  potenziamento bellico.  Dopo  una serie  di
               riunioni, iniziate il20 settembre 1942, il  17 gennaio 1943 si tenne un'im-
               portante consesso a cui presenziarono l'amm. d'Arm. Arturo Riccardi, sot-
               tosegretario  di  Stato,  il  sottocapo  di  Stato  Maggiore  della  Regia  Marina
               ammiraglio di squadra Luigi Sansonetti, l'ispettore di Marinalles ammira-
               glio di squadra Ferdinando Farina, il direttore di Maricost generale Carlo
               Sigismondi,  il  tenente generale  Filiberto  Dondona,  il  maggiore generale
               Ignazio  Alfano  e  il  contrammiraglio  Angelo  Varoli  Piazza.
                    Nelle parole del sottosegretario di Stato, si doveva impostare un nuovo
               programma  per accelerare  per quanto  possibile la  costruzione del  navi-
               glio sottile -  cacciatorpediniere, torpediniere, corvette -  facendo slitta-
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               re  alcune  costruzioni  militari  e  mercantili.  0 )
                    Di  conseguenza  ai  cantieri  Ansaldo  di  Genova  venne  ordinato  di:
                   non  ritardare  l'allestimento  dell'Aquila;
                   passare mille tonnellate di materiali dallo  Sparviero  ai cc.tt.  tipo  "Co-
                   mandante" per i quali verranno devolute  500 tonnellate di  materiali
                   pertinenti  a  commissioni  varie;
                   ultimare le  otto corvette della  I serie e quindi passare gli  operai alla
                   costruzione  delle  torpediniere tipo  "Alcione"  allungato;
                   sospendere  la  costruzione  delle  quattro  corvette  II  serie;
                   varare la  nt.  ex  Melassa  per  liberare lo  scalo;
                   ultimare i quattro KT in corso di costruzione e quindi passare gli ope-
                   rai  per  essi  impiegati  alle  torpediniere;
                   lasciare  immutato  il  programma  mercantile;
                   si conferma il rinvio dei lavori del Bolzano, mentre si decide che i lavo-
                   ri  del  Montecuccoli  debbono  essere  ultimati  non  oltre  il  30  aprile.

                    Ai Cantieri del Tirreno, per accelerare la costruzione di quattro tor-
               pediniere di  scorta e impostare due cacciatorpediniere della  classe  "Co-
               mandant{', venne ordinata la sospensione dei lavori su due motocisterne
               da  9000  t.  Analogamente  per la  OTO  di  Livorno,  si  decideva  di:



               (12)  A.U.S.S.M.E.,  inv. 1·4,  Carteggio  dello  SMG,  del  CS  e dello  SMD,  racc.  43,  care.  8,
                   Programma per il 1943 per le FF.AA. e la Marina germanica, Verbale della riunione tenuta
                   il  17 gennaio  1943.









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