Page 336 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'INDUSTRIA BELLICA ITALIANA DOPO L'OTTO SETTEMBRE 335
quando la prospettiva di un abbandono completo dell'Italia da parte dei
tedeschi portò a considerare il paese essenzialmente come territorio da sfrut-
tare in una ristretta prospettiva temporale. Così saccheggi e progetti di
trasferimento degli impianti hanno finito per divenire esemplificativi di
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tutta la politica di occupazione tedesca,< > quando in realtà quest'ultima
aveva coltivato anche altre prospettive.
L'interpretazione prevalente risultava del resto suffragata sia dalla sot-
tolineatura del valore della lotta partigiana - e, quindi, della resistenza
operaia e del sabotaggio della produzione -, sia dalle testimonianze rese
dai dirigenti industriali, in particolare nel corso dei processi di epurazio-
ne. In entrambi i casi la produzione bellica successiva all'armistizio veni-
va giudicata come di scarsissima rilevanza, complici, oltre ai trasferimenti
di macchine e impianti, i bombardamenti, la scarsità di materie prime,
il deliberato intento di maestranze e dirigenza industriale di ostacolare il
rifornimento dell'ex alleato. L'indagine storica ha cioè sostanzialmente re-
cepito il suggerimento di due tra gli attori principali delle vicende, consi-
derando, salvo poche eccezioni, <9> gli ultimi due anni di guerra come un
periodo ininfluente rispetto alla ricostruzione delle vicende dell'economia
italiana dall'ultimo scorcio degli anni Trenta al secondo dopoguerra. Una
sorta cioè di nuova "parentesi", dopo quella posta da Croce, nella quale
collocare le vicende economiche, e in particolare della produzione indu-
striale durante la R.S.I.
Contrasta con la "liquidazione" del problema anzitutto la disponibi-
lità da parte dei tedeschi come della R.S.I. di armamenti prodotti dopo
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l'armistizio < >, alla quale si devono aggiungere sia l'esistenza di precise
valutazioni e disposizioni da parte tedesca in merito all'importanza dello
(8) Cfr. D. Eichholtz, Geschichte der deutschen Kriegswirtschaft 1939-1945, Berlino, 1985,
vol. Il, p. 159.
(9) Cfr. R. Covino, G. Gallo, E. Mancovani, "L'industria dalla economia di guerra alla
ricostruzione", in P. Ciocca, G. Toniolo (a cura di), L'economia italiana nel periodo
fascista, Bologna, Il Mulino, 1976.
(10) I saggi più organici sulla produzione bellica durante la R.S.I. sono: A. Curami, L'in-
dustria bellica italiana durante la R.S.I. Miti e realtà; A. Massignani, 8 settembre 1943.
Il Terzo Reich e l'industria italiana; M. Rieder, "Aspetti economici dell'occupazione
tedesca in Italia", di prossima pubblicazione in Rivista di storia contemporanea (indi-
co i titoli dei dattiloscritti). Di M. Rieder si veda anche: "Zwischen Biindnis und
Ausbeutung. Der deutsche Zugriff auf das norditalienische Wircschaftspotential
1943-1945", in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, 71,
1991.
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