Page 341 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 341

340                                                       PAOLO  FERRARI


               moneta tedesca, alle quali si accompagnò l'imposizione del pagamento men-
               sile  da parte della  R.S.I.  di  7  miliardi di  lire  (divenuti  10  nel  1944):  ri-
               chieste  di  carattere  monetario  ostacolate  nella  crescita  soprattutto  dalla
               consapevolezza del pericolo di alimentare l'inflazione ovvero di non poter
               sfruttare adeguatamente un sistema industriale portato al collasso.< 24 > Con-
               seguenza  che  avrebbe vanificato  il  perseguimento  degli  obiettivi  indivi-
               duati  dagli  esperti  del  Ruk  (Riistung  und  Kriegsproduktion).
                    L'ampliamento delle attribuzioni del ministero di Speer in Italia -
               che arrivò a controllare le  industrie dell'energia,  dell'acciaio e quelle im-
               pegnate in produzioni belliche -  si  accompagnò quindi alla  sistematica
               opposizione,  analogamente  a  quanto  avveniva  in  altri  paesi,  ai  trasferi-
               menti coatti di manodopera attuati da Sauckel. Trasferimenti particolar-
               mente dannosi ai fini della produzione bellica qualora si consideri il valore
               della relativamente rara manodopera specializzata, i tempi necessari al suo
               addestramento,  e la  necessità,  per poterla utilizzare,  di  assicurarsi  un li-
               vello  minimo di collaborazione.< 25 > Anche in questo senso andavano le  de-
               cisioni  prese  da  Hitler,  su  proposta  di  Speer  (indipendentemente  dalla
               pratica attuazione correlata  a  diversi  elementi),  relative  alla  necessità  di
               soddisfare  i  bisogni  alimentari  delle  maestranze  al  livello  di  quelle  te-
               desche.  (Z6)
                    Con il decreto hitleriano del  13 settembre 1943, Albert Speer venne
               nominato plenipotenziario per la produ:ione bellica in Italia e subito avanzò



               (24)  Su tutta la questione del "contributo alle spese di guerra" della R.S.I., della circola-
                   zione monetaria gonfiata e del fenomeno,  non soltanto italiano, inflazione-mercato
                   nero, si veda M. Rieder, Aspetti economici dell'occupazione tedesca in  Italia,  cit.; Id., M.
                   Rieder,  Zwischen  Biindnis und Ausbeutung. Der deutsche  Zugriff auf das  norditalienische
                   Wirtschaftspotentia/1943-1945,  cit.;  Legnani valuta, sulla scorta delle  indicazioni di
                   P.  Baffi,  L'evoluzione  monetaria  in  Italia  dall'economia  di  guerra  alla  convertibilità
                   1935-1958, in Id., Studi sulla moneta,  Milano, Giuffrè,  1965 un contributo di guerra
                   complessivo di  184 miliardi M. Legnani,  "Potere, società ed economia nel territo-
                   rio  della  R. S.I.",  in  Annali della  Fondazione  Luigi  Miche/etti,  1986,  n.  6,  p.  19.
               (25)  Dal settembre 1943 gli operai qualificati che lavoravano nelle aziende protette non
                   erano soggetti al rastrellamento da parte dell'organizzazione di Sauckel, M. Rieder,
                   Aspetti  economici  dell'occupazione  tedesca  in  Italia,  cit.
               (26)  W . A. Boelcke (a cura di), Deutschlands Riistung im Zweiten Weltkrieg. Hitlers Konferen-
                   zen  mit Albert Speer  1942-1945,  Francoforte sul  Meno,  Akademische Verlagsgesell·
                   schaft Athenaion, 1969, p. 293. Altri dati e valutazioni in A.  Massignani, 8 settembre
                   1943.  Il  Terzo  Reich  e l'industria  italiana,  cit.









   I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd   340                                                 03/03/16   17:01
   336   337   338   339   340   341   342   343   344   345   346