Page 378 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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REALTÀ  INTERNAZIONALE  DEL  REGNO  DEL  SUD                      377

               che una  recentissima  raccolta  di  documenti  sull'armistizio  richiama  ap-
               punto fin  dal titolo  "l'inganno reciproco".<S5)  In verità  se  il  termine  in-
               ganno vuole sottintendere il concetto di dolo, esso sembra più applicabile
               agli anglo-americani (per loro stessa ammissione), che agli italiani, ai qua-
               li si possono imputare molte cose, esitazioni, paure, faciloneria ... , ma non
               il deliberato e autolesionistico proposito di ingannare i futuri ex nemici.
               Ciò va affermato ovviamente senza alcun moralismo o vittimismo: dal punto
               di vista  dei  britannici l'Italia  non  meritava  nulla  di  meglio.
                    L'atteggiamento ambiguo degli alleati si perpetuò verso il Regno del
               sud. I britannici non si preoccuparono della ricostruzione dello Stato ita-
               liano, paghi di essersi per il momento assicurati il controllo delle sue strut-
               ture ed attività; gli americani prestarono più attenzione alla questione della
               ripresa della vita democratica, ma, per tutto il periodo del Regno del sud
               (e oltre) non uscirono dal limbo delle buone intenzioni e di vaghi proposi-
               ti  e finirono  per dar via libera ai britannici.< 86 > Per di  più gli  americani
               non condivisero inizialmente l'interesse britannico ad un impegno milita-
               re nella campagna d'Italia e politico nel Mediterraneo e quindi la loro mag-
               giore "generosità" verso il nostro paese trovò minori possibilità di espri-
               mersi,  anche perché i democratici italiani, ai  quali in prospettiva essa si
               rivolgeva, entrarono nel governo solo nell'aprile 1944 e ne conquistarono
                                                                            87
               la direzione solo nel giugno successivo. Così furono gli  italiani < > ad of-
               frire il loro paese all'egemonia degli Stati Uniti prima ancora che questi
               vi  pensassero  seriamente,  secondo  uno  schema  destinato  a  ripetersi  nel
               futuro.
                    Va  inoltre osservato che il prevalere dell'atteggiamento punitivo fu
               favorito dalle divisioni in campo italiano. Come già osservato in altra se-
               de riguardo all'intero periodo 1943-1945: "La divisione tra Corona e partiti,
               governo e CLNAI, tra le varie forze  politiche e tra formazioni partigiane
               di diverso colore impedì un fronte comune volto a strappare maggiori con-
               cessioni, al contrario alcune delle parti in causa si appellarono agli alleati
               contro le altre.  Fu resa  così  più agevole la  prevalenza dell'atteggiamento
               punitivo, che sarebbe forse  stato  contrastato  più validamente se  da una



               (85)  E. Aga Rossi (a cura di), L'inganno reciproco, cambiano i fatti e le interpretazioni, Roma,
                   1993.
               (86)  Cfr. le considerazioni conclusive di Varsori, Gli alleati e l'emigrazione ... , cit., p. 329.
               (87)  Cfr. supra le posizioni di Badoglio, Sforza e Mons. Tardini, che può ben essere con·
                   siderato  italiano  nonostante  la  sua  carica.









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