Page 374 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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REALTÀ INTERNAZIONALE DEL REGNO DEL SUD 373
Badoglio. Al di là delle generiche dichiarazioni di buona volontà, fu nel
comune malumore e nella comune situazione di inferiorità verso gli anglo-
americani che venne trovato un punto di contatto. Entrambi sottolinearo-
no l'isolamento in cui i loro due paesi erano tenuti dagli anglo-americani
e decisero di stabilire contatti diretti italo-francesi. "La cosa è importante.
- commentò l'incontro Prunas - È forse la prima breccia della mura-
glia cinese del controllo anglo-americano", mentre riguardo al colloquio
con Badoglio osservò che esso avrebbe "molto giovato a sottolineare mag-
giormente il nostro desiderio di intesa e la sincerità senza riserva del no-
stro proposito di tenerci possibilmente uniti alla Francia, per salvare con
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noi anche la latinità, oggi insieme a noi sommersa". < l
Queste valutazioni alquanto ottimistiche sulla possibilità di superare
rapidamente le conseguenze della "pugnalata nella schiena" del 1940 erano
proprie, in maniera perfino più marcata, anche a Sforza, che aveva incon-
trato in ottobre il generale De Gaulle, uscendo "da lui pieno di fiducia
per quello che mi stava più a cuore: un'intesa fra la Francia e l'Italia, che
diventerebbe un esempio ed una guida per gli altri popoli europei". A
Massigli, Sforza disse che il riavvicinamento tra Italia e Francia "era indi-
spensabile se i due paesi non volevano venir divorati dagli imperialismi
sempre più forti d'oriente e d'occidente". A sua volta, in un appunto per
Badoglio del 12 gennaio 1944 dopo un suo secondo colloquio con Massi-
gli, Prunas scriveva: "Ho avuto la sensazione molto netta che anche la Fran-
cia, sia insofferente delle interferenze alleate, nonostante l'assoluta necessità,
e forse proprio per questo, del loro appoggio. Per allargare il campo delle
sue possibilità di manovra e di gioco politico De Gaulle, e Massigli con
lui, si accosta progressivamente di più al governo sovietico, cio che gli Stati
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Uniti e Gran Bretagna guardano con evidente diffidenza" .< 5)
A quella data erano già in corso i contatti che avrebbero portato di
lì a qualche settimana alla ripresa delle relazioni diplomatiche tra il Re-
(74) Cit. in Serra, La diplomazia italiana e la ripresa ... , cit., p. 36. Cfr. ]. B. Duroselle,
"Le Général De Gaulle et l'Italie deJuin 1943 à Septembre 1944", in]. B. Durosel-
le- E. Serra (a cura di), L'Italia e Francia, 1943-1945, Milano, 1984, vol. l p. 97-113,
P. Guillen, "La France Libre et le Gouvernement de Salerne", in 1944. Salerno capi-
tale ... , cit., p. 81-90; ID., "Il governo della Francia libera e la cobelligeranza italiana",
in La cobelligeranza italiana .. . , cit., p. 189-206; ID., "Les relations franco-italiennes
en 1943-1944", in Revue d'Histoire diplomatique, janvier-juin 1976, p. 112-160; M.
Toscano, "La ripresa delle relazioni diplomatiche fra l'Italia e la Francia nel corso
della seconda guerra mondiale", in Pagine ... , Il, cit., p. 359-444.
(75) Le tre citazioni in Serra, La diplomazia italiana e la ripresa ... , cit., p. 37, 38, 40.
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