Page 386 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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VECCHIO E NUOVO NEL "GOVERNO DEL SUD" 385
si mostrò affatto animato da propositi di vendetta contro le persone e i
beni dei "gerarchi" del passato regime.<5l
L'ampia e per molti aspetti insuperata indagine condotta a fine anni
Sessanta sui "quarantacinque giorni" ha sì contato 89 morti, 516 feriti
e 2059 arresti causati dalla "repressione" badogliana d'impronta antifa-
scista. L'aspetto più significativo di cui codesta "repressione" sta però nel
fatto che gli incidenti nel cui corso si contarono morti e feriti si restrinse-
ro ai giorni dal 26 al 30 luglio, con le punte dal 27 (83 morti e 494 feriti)
e del 28 (144 e 413). Dopodiché si verificarono solo episodi sporadici,
con l'unica impennata del 19 agosto quando si ebbero 199 arresti ma nep-
pure un morto né un ferito: prova del già avvenuto trasferimento della
contesa in termini "ordinari".
Di più: dal 18 agosto all'8 settembre non si registrò in Italia alcuna
manifestazione con morti e feriti e fra il 21 agosto e il giorno dell' armisti-
zio le persone tratte in arresto per motivi politici (scioperi e manifestazio-
ni popolari di vario segno) furono in tutto e per tutto 113: un numero
davvero irrisorio per un Paese nel quale la guerra "continuava" ed era
anzi sottoposto a ondate massicce di bombardamenti e nel quale i segni
dello scollamento si facevano di giorno in giorno più preoccupanti. È dun-
que giocoforza convenire che nella salvaguardia dell'ordine pubblico Ba-
doglio ottenne un deciso successo, indispensabile, come abbiamo detto,
per consentirgli di avere le mani più libere per occuparsi degli aspetti mi-
litari e diplomatici della crisi. Segno del netto miglioramento della sua te-
nuta rispetto ai giorni immediatamente seguenti le forzate dimissioni di
Mussolini sono anche la netta diminuzione delle sporadiche agitazioni di
presunta matrice fascista e, ancor più eloquente il fatto che se fino al 25
agosto tutti gli arrestati sottoposti a giudizio furono condannati, da quella
data il numero degli assolti e dei condannati con la condizionale supera
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nettamente quello dei condannati alla reclusione.< l
(5) Un panorama generale dell'attività del governo Badoglio in AA.VV., L 'Italia dei qua-
rantacinque giorni, 25 luglio-8 settembre 1943, Milano, Quaderni de "Il movimento di
Liberazione in Italia" , 1969.
(6) lvi, tavola tra le p . 3 75 e 3 76. Tra i casi significativi di sentenze pronunziate all'ini-
zio del settembre 1943 ci sembra spicchi quello del Tribunale militare di Torino
a carico di dipendenti della Cartiera Burgo di Verzuolo, arrestati per incitamento
allo sciopero il20 agosto precedente. Difesi da Marcello Soleri su personale richiesta
del Senatore Luigi Burgo (cioè proprio dal presunto 'danneggiato' dallo sciopero),
gli imputati vennero tutti rilasciati: parte assolti, parte condannati a nitissime pene,
subito sospese. In proposito vedi A. A. Mola, Luigi Burgo: Un imprenditore europeo una
terra di confine, Cuneo, Cassa di Risparmio di Cuneo, 1993.
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