Page 167 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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AERONAUTICA E COBELLIGERANZA 167
tombe di automezzi e di cariaggi tedeschi ottenendo encomi da parte delle
autorità alleate e da parte di Tito. A poco a poco il settore di interesse
si spostò verso la Jugoslavia meridionale.
A dicembre 1944le colonne in ritirata si erano spostate verso la Ju-
goslavia centro settentrionale e non erano più raggiungibili da Lecce da
parte dei caccia italiani; fu attuato quindi un nuovo trasferimento al nord
ed i reparti da caccia furono schierati sulla striscia di Canne, presso Termoli.
L'inverno 1944-45 fu molto freddo, l'aeroporto e l'accampamento
di Canne furono invasi dalla neve e dal fango. Nonostante il perdurare
del maltempo i caccia italiani continuarono sempre più frequentemente
ad inseguire le colonne tedesche che si allontanavano; i velivoli furono im-
piegati oltre il loro raggio di azione ed i piloti furono spesso costretti ad
atterrare in emergenza sull'isola di Lissa, posta sulla via del ritorno, per
rifornirsi di carburante.
I rifornimenti ai partigiani del 2° Korpus Jugoslavo ed ai soldati del-
la nostra Divisione Garibaldi continuarono anche ai primi del 1945 im-
piegando sempre di notte i velivoli da trasporto SM.82; moltissime e
sperdute località del Montenegro, della Croazia, della Slovenia, della Ser-
bia e della Bosnia vennero raggiunte dai nostri aero-rifornimenti.
I tedeschi disponevano inJugoslavia di alcune postazioni radar ora-
diolocalizzatori ed erano in grado di guidare i caccia notturni all'intercet-
tazione dei nostri velivoli da trasporto; molto spesso gli SM. 82 furono
inseguiti dai caccia, ma riuscirono sempre ad applicare con successo le
tattiche evasive.
Frequentemente ci furono contrasti con gli alleati che, nella suddivi-
sione dei materiali disponibili per gli aviolanci, preferivano il 2 ° Korpus
Jugoslavo a svantaggio della Divisione Garibaldi.
Nel mese di ottobre 1944 fu attuato un ponte aereo speciale fra Lec-
ce e Niksic con l'impiego diurno di velivoli SM.82 che atterrarono sulla
striscia di Niksic e furono scortati da caccia Spitfires ed Aircobra italiani;
furono evacuati feriti ed ammalati che furono riportati in patria.
Con la primavera del 1945 si rese necessario esercitare il massimo
sforzo per contrastare le colonne tedesche in ritirata nella Jugoslavia set-
tentrionale. A partire dalla fine del 1944 due Gruppi di volo, già apparte-
nenti al Raggruppamento da Bombardamento, erano stati dotati di velivoli
bimotori da bombardamento ceduti dall'U.S.A.A.F.; si trattava di bom-
bardieri medi tipo "Baltimore" A.30 in buono stato d'uso. Per la prima
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