Page 163 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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AERONAUTICA E COBELLIGERANZA 163
interessarsi di loro con mitragliamenti per impedire il loro intervento su
Cefalonia.
La posizione giuridica dei combattenti del sud era abnorme; è vero
che il proclama di Badoglio ordinava di difendersi da attacchi tedeschi
ma per i piloti dei reparti schierati in zona occupata dagli alleati non vi
era provocazione da parte dei tedeschi; essi conducevano vere e proprie
azioni di guerra senza essere protetti dal diritto internazionale. Da vinti,
essi avevano ripreso le armi senza avere ancora avuto dai vincitori alcun
riconoscimento di alleanza o di cobelligeranza; da ex alleati dei tedeschi
e firmatari del documento di cessazione delle ostilità fra italiani e tedeschi
del 10 settembre, i nostri combattenti erano degli irregolari.
I121 settembre 1943 il Sottotenente pilota Carlo Negri, del9° Grup-
po del4° Stormo Caccia, colpito durante il mitragliamento dell'aeroporto
di Koritza dal fuoco contraereo e costretto ad atterrare, fu catturato e pro-
cessato dai tedeschi che lo fucilarono il23 settembre come "franco tiratore".
Una più tempestiva presa di posizione del Governo italiano ed una
più tempestiva dichiarazione di guerra alla Germania avrebbe chiarito la
posizione giuridica dei nostri combattenti ed avrebbe facilitato il nostro
intervento a Cefalonia ed a Corfù.
Il 22 settembre cessò ogni resistenza a Cefalonia, ma la Regia Aero-
nautica non cessò di operare in favore dei difensori di Corfii; già dal 18
settembre erano stati effettuati attacchi contro mezzi navali tedeschi nelle
acque di Igomenizza, Plataria e Butrinto; furono inoltre effettuate rico-
gnizioni offensive sugli aeroporti di Shjak, Tirana, Scutari e Devoli.
Il 24 settembre una formazione di Re. 2002, dopo aver bombardato
mezzi da sbarco navali a sud di Corfù, abbatté due Stukas in procinto
di bombardare in picchiata le posizioni italiane; si trattò del primo com-
battimento aereo vittorioso contro i tedeschi durante la guerra di liberazione.
Il giorno dopo il Capitano Annoni del4° Stormo abbatté un Messer-
schmitt 109, l'ironia della sorte volle che durante quella "guerra irregola-
re" si scontrassero in volo velivoli che avevano avuto un passato comune;
il 5° Stormo aveva avuto in dotazione gli Ju. 87 Stuka prima di ricevere
i Re. 2002 ed il 4° Stormo aveva operato in Africa settentrionale con il
27° Jagdgeschwader di cui faceva parte il Me. 109 abbattuto da Annoni.
Alle ore l 7. 30 del 2 5 settembre la guarnigione italiana di Corfù tra-
smise l'ultimo messaggio prima di arrendersi; il giorno successivo il Ge-
nerale Foster della Sottocommissione Alleata di Controllo annunciò di avere
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