Page 161 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 161
AERONAUTICA E COBELLIGERANZA 161
Il giorno 11 settembre iniziò l'occupazione degli aeroporti italiani
da parte dei tedeschi e la cattura di tutto il materiale di volo, senza alcuna
possibilità di difesa da parte del personale dell'Aeronautica dotato del so-
lo armamento personale e leggero.
Ad iniziare dal giorno 10 settembre il Generale Giuseppe Santoro,
Sottocapo di S.M. della R. Aeronautica, in previsione dell'accordo ira-
lo-tedesco, si adoperò per l'immediata applicazione del Promemoria n. l.
Ma i collegamenti con le unità dipendenti non furono realizzati che
in minima parte anche a causa del trasferimento in corso di Superaereo
dalla sede di campagna di Palestrina a Roma.
I velivoli Focke Wulf 190 tedeschi del2° Sturm Geschwader disloca-
to in Corsica, il giorno 11 settembre, attaccarono per la prima volta bom-
bardieri ed aerosiluranti italiani in trasferimento dal continente alla
Sardegna, abbattendone alcuni: fu questa la prima azione offensiva dei
tedeschi contro l'Aeronautica italiana.
Da parte sua la Regia Aeronautica effettuò la prima azione offensiva
contro i tedeschi nella giornata del 16 settembre allorché il Generale San-
dalli, interessato a sua volta dal Generale Ambrosia, ordinò ad una squa-
driglia di cinque Cant. Z. 1007 del XXVIII Gruppo B.T. di partire da
Alghero e di attaccare le motozattere che traghettavano le truppe tedesche
che dalla Sardegna affluivmo in continente passando per la Corsica.
Il ritardo nella trasmissione degli ordini conseguenti al Promemoria
n. l, e soprattutto la presenza nelle basi aeree di forze tedesche general-
mente superiori di numero rispetto a quelle italiane e l'occupazione degli
aeroporti da parte dei Panzer tedeschi, resero estremamente difficile l'ap-
plicazione sia delle disposizioni del Promemoria n. l e sia successivamen-
te delle clausole armistiziali; queste ultime prevedevano che tutti i velivoli
in grado di volare fossero trasferiti al sud e successivamente in Africa Set-
tentrionale.
Nel giorno 9, 10 ed 11 settembre iniziò l'esodo dei velivoli italiani
dagli aeroporti del nord d'Italia, del centro Italia, della Dalmazia e delle
isole dell'Egeo verso il sud d'Italia; alcuni reparti organici e soprattutto
molti velivoli isolati passarono al sud e si posero a disposizione del Go-
verno Badoglio.
In totale i velivoli che riuscirono ad affluire in territorio libero o co-
munque controllato dagli Alleati furono 203, dei quali poco più di 100
idonei al combattimento, su circa 800 velivoli in dotazione all'Aeronauti-
ca ed alle varie Aviazioni ausiliarie al momento dell'armistizio.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 161 07/03/16 15:00

