Page 157 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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MARINA E COBELLIGERANZ A 157
Le due maggiori corazzate, il Vittorio Veneto e l'Italia (ex Littorio), fu-
rono ad esempio cedute alle marine inglese ed americana; ma queste due
marine erano impegnate a loro volta a ridurre le loro flotte ormai esube-
ranti, e si contentarono di imporre agli italiani l'impegno della demolizio-
ne in loco.
Altri ex-nemici non furono altrettanto "generosi". Fu l'Unione So-
vietica, che ancora guerra durante aveva avanzato enormi pretese sulle no-
stre navi, a fare la parte del leone, pretendendo fino all'ultimo rimorchiatore
del suo bottino. E volle colpirci sia nella "forza", la corazzata Giulio Cesa-
re, sia nel "sistema educativo", la nave scuola Cristoforo Colombo. Ambedue
le unità erano però destinate ad una triste fine: la nave scuola, degradata
a ruoli non consoni, finì per incendio nel porto di Odessa, agli inizi degli
anni '70; la corazzata saltò in porto, forse su qualche mina, nel 1956.
A fine guerra, a salvaguardia degli interessi marittimi di un paese
distrutto da una campagna militare rovinosa e mal condotta, ben poco
rimaneva della flotta di un tempo. Il Mediterraneo ~on presentava diffi-
coltà e rischi "locali" ; non era più, certamente, un corridoio di transito,
per una potenza dalle mire coloniali, verso un "impero" che più non esi-
steva. Ma fu invece il campo in cui meglio si sviluppò la Guerra Fredda.
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