Page 159 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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AERONAUTICA E COBELLIGERANZA
GIOVANNI DE LORENZO
L'Aeronautica Italiana è giunta alla data fatidica dell'armistizio dell'8
settembre 1943 in condizioni di quasi totale esaurimento. Dopo aver com-
battuto sul fronte occidentale, sulla Manica, sul fronte greco-albanese, in
Africa orientale, in Russia, in Nord Africa, su Malta e su tutto il Mediter-
raneo, gli ultimi velivoli e gli ultimi equipaggi ancora disponibili erano
stati buttati nel crogiolo per la difesa della Sicilia ed erano stati impiegati
senza risparmio di energie.
All'annuncio dell'armistizio da parte di radio Algeri, i reparti della
Regia Aeronautica restarono in balia di se stessi: nessun ordine era stato
preventivamente emanato.
Nel Promemoria n. l del Comando Supremo, diramato ai tre Stati
Maggiori il 4 settembre 1943, per l'Aeronautica era scritto:
"a) I reparti da caccia debbono concentrarsi negli aeroporti del Lazio, le rimanenti
specialità in Sardegna e gli aerei non in condizioni di prendere il volo dovranno
essere distrutti.
b) Per quanto riguarda gli aeroporti:
se in uso esclusivamente italiano dovranno essere difesi (accordi con l'Eserci-
to) in modo da impedirne l'occupazione da parte dei tedeschi con azioni sia
da terra che con aviotre~:sporti o paracadutisti;
se in uso misto dovranno essere distrutti gli aerei tedeschi ivi esistenti cercan-
do di risparmiare fin che è possibile i depositi di carburante;
se in uso unicamente tedesco dovranno essere conquistati con operazioni da
concertare con l'Esercito, organizzando poi fin d'ora il sabotaggio dei deposi-
ti carburanti e degli apparecchi".
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