Page 349 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 349
348 MASSIMO DE LEONARDIS
78
avendo fascisti ed SS alle calcagna non gli mancavano tempo e agio per litigare'', < >
mentre Pizzoni di quelli che erano chiamati "i cinque nani" ha scritto:
"È certo che l'opera della delegazione del CLNAI in Svizzera è stata meschina,
non ha, ritengo, contribuito a tenere alto il prestigio della causa, ha dato un apporto
molto relativo alla lotta, sul terreno militare. La storia, non brillante, delle emigra-
7
zioni politiche, si è ancora una volta ripetuta''. < 9>
Diplomazia partigiana
I rapporti tra CLNAI e anglo-americani presentano evidenti paralle-
lismi con le relazioni tra questi ultimi e il governo del sud. Nel settembre
e ottobre 1943 i vertici politico-militari del Regno del Sud si illusero che
l'Italia potesse ottenere uno status molto vicino a quello di alleato e che
numerose grandi unità del Regio Esercito potessero schierarsi in prima
linea a fianco delle armate alleate. A novembre anche i generali Ambrosio
e Roatta, che in particolare avevano nutrito tali illusioni, compresero la
realtà della situazione. Poi, forzando la mano agli alleati, gli italiani riu-
scirono a espandere il Corpo Italiano di Liberazione dai 14 000 uomini
previsti a 25 000. Allo stesso modo negli ultimi mesi del 1943 Parri si
illuse di costituire un "esercito" partigiano e di stabilire un rapporto tra
uguali con i comandi alleati. Ad aprile del 1944 Pizzoni prese atto della
impostazione alleata verso la resistenza partigiana; poi il CLNAI, forzan-
do anch'esso la mano agli anglo-americani, riuscì ad espandere le bande
partigiane molto al di là di quanto gli alleati ritenevano utile. Comune
agli italiani del sud e del nord era la convinzione che il rovesciamento del-
le alleanze potesse assolvere dal peccato dell'entrata in guerra contro le
democrazie. In particolare gli antifascisti storici si illudevano, grazie al
loro passato di oppositori della dittatura, di poter sfuggire alla "punizio-
ne" che toccava all'Italia: in realtà gli italiani, ex-fascisti, badogliani o anti-
80
fascisti, sarebbero rimasti solo ' f aticosamente cobelligeranti" . < >
A differenza di molti antifascisti del sud, a cominciare dal più auto-
revole, Sforza, il CLNAI e gli azionisti del nord privilegiarono il rapporto
con gli inglesi, sia perché essi mantennero fino alla fine, anche se in forma
progressivamente attenuata, una chia-ra leadership nei rapporti con la re-
(78) Maurizio, art. cit., p. 11. Conferma la Signori (op. cit., p. 211) che la delegazione,
priva di compiti ben definiti, cadde inevitabilmente in "un clima di aperta rivalità
interpartitica''.
(79) Op. cit., p. 178-79.
(80) L'espressione è di Sogno, La missione del CLNAI... cit., p. 423-24.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 348 07/03/16 15:12