Page 346 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I RAPPORTI DIPLOMATICI DEL CLNAI 345
che il Partito comunista rivolse ad un progetto di accordo fra CLNAI e
fronte di liberazione sloveno.< 66 l Tra l'altro il PCI sottolineava il vantag-
gio "di trattare e concludere un accordo sul piede di parità, senza alcun intervento
della posizione dei vincitori, nelle clausole dell'armistizio, ciò che permette nella re-
gione Giulia di avere una posizione giuridica ben diversa da quella dell'Italia me-
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ridionale e centrale liberata" .< 7l
L'accordo tra CLNAI e Fronte di liberazione sloveno fu poi sotto-
scritto il 4 settembre da Pizzoni e Vratusa. Esso prevedeva la collabora-
zione nel periodo della guerra; un altro protocollo nella stessa data accordava
un prestito senza interessi del CLNAI all'OF di 3 milioni di lire.< 68 l Il de-
legato sloveno si era però rifiutato di sottoscrivere la parte del progetto
di accordo del 19 luglio riguardante il rinvio al dopoguerra delle discus-
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sioni sulle frontiere <9l e questa era divenuta una semplice dichiarazione
unilaterale del CLNAI.
In effetti proprio in quei giorni Tito aveva deciso di informare il
CLNAI delle sue rivendicazioni territoriali. Di fronte a ciò in una seduta
del CLNAI il 1° settembre "il rappresentante del PC aveva dichiarato di esser
disposto a cedere Fiume e Zara, data la non contiguità territoriale, pur di esser mes-
si implicitamente sul piede di alleati. Il delegato socialista, seguito dagli altri, affer-
mò di aderire a tale concetto ma disse di non ritenere si trattasse di materia di
competenza del CLNAI''. <70l
A metà settembre il IX corpus sloveno chiese che tutti i partigiani
italiani operanti nella zona tra le strade Udine-Cividale-Caporetto e Udine-
Gemona-Venzone passassero alle sue dipendenze. L'ordine fu eseguito, tra
novembre e dicembre, solo dai garibaldini, che ruppero così precedenti
accordi con gli autonomi delle Osoppo. Il partito comunista italiano ap-
poggiava ''l'occupazione della regione giuliana da parte delle truppe del maresciallo
(66) In Grassi (a cura di), op. cit., n. 46.
(67) Catalano, op. cit., p. 203.
(68) In Grassi (a cura di) op. cit., n. 58 e 59. Il prestito non fu mai restituito (cfr. Pizzo-
ni, op. cit., p. 208).
(69) Anzi aveva chiesto "il riconoscimento da parte italiana della riacquistata unità del popolo
jugoslavo, con l'inclusione nel suo territorio del litorale sloveno ... Urban, che in tre mesi di
trattative aveva visibilmente, con molta abilità, cercato di ottenere tutti i vantaggi che alla
sua causa potevaflo provenire dalle nostre buone disposizioni ... nel momento conclusivo faceva
scoppiare un'allarmante bomba" (Valiani, op. cit., p. 261).
(70) Catalano, op. cit., p. 258-59.
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