Page 341 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 341
340 MASSIMO DE LEONARDIS
nemiche". Il governo, concluse Bonomi, aveva "una maggiore sfera d'azione"
del comando alleato e quindi aveva potuto sottoscrivere il documento del
26 dicembre.< 46 >
Gli accordi di Roma conclusero la fase apertasi nel giugno preceden-
te, le cui basi erano però state poste in aprile, in cui il CLNAI si impose
come unico valido interlocutore degli alleati nell'ambito della resistenza
partigiana. Allo stesso tempo la firma degli accordi coincise con le vicen-
de greche e l'accentuarsi, nell'imminenza della fine della guerra, delle preoc-
cupazioni sulla situazione politica al momento dalla liberazione. Da parte
alleata emersero due atteggiamenti sull'opportunità degli accordi. Vi era
chi (la ACe diplomatici) metteva al primo posto i rischi politici e sostene-
va quindi una linea diffidente che non esaltasse il prestigio e l'autorità
del CLN AI. Prevalse però l'opinione di chi (innanzi tutto il SO E e i co-
mandi militari) metteva in primo piano i vantaggi militari e soprattutto
riteneva che il modo migliore per garantirsi da sgradite sorprese fosse non
osteggiare il CLNAI, ma riconoscerlo ufficialmente per controllarlo: in fin
dei conti, aveva detto Macmillan: "Chi paga la cornamusa, sceglie la musi-
47
ca" .< > La resistenza partigiana aveva bisogno di denaro e di armi, al
CLNAI era necessario un riconoscimento senza il quale e in caso di rottu-
ra con gli alleati, (e con la questione della nomina di Cadorna destinata
a riaprirsi), avrebbero potuto svilupparsi, con l'aiuto di questi ultimi, le
forze che non avevano mai riconosciuto l'autorità del Comitato o solo a
malincuore la tolleravano (è significativo che la Francia passasse alle di-
pendenze del Comando Generale del CVL solo dopo e a seguito dell'ac-
cordo del 7 dicembre.< 48 > Il contributo che i partigiani potevano dare allo
sforzo bellico degli alleati era inoltre da questi considerato trascurabile:
4
''È dubbio - osservò il colonnello Roseberry <9l - se le attività dei partigia-
ni occupino la piena attenzione di più di tre divisioni tedesche al massimo".
Su queste basi evidentemente l'accordo del 7 dicembre non poteva
che sancire la sottomissione del CLNAI al SACMED. Dando prova di rea-
(46) Secchia-Frassati, op. cit., p. 222.
(47) 30-12-44, FO 371143879, R 22092.
(48) Cfr. Sogno, Guerra senza bandiera, ci t., p. 411-15 . Sui vantaggi per il CLNAI, insi-
diato dei contrasti tra moderati e sinistre e dalle forze ad esso estranee, derivanti
dal riconoscimento alleato cfr. Grassi, op. cit. , p. 43.
(49) Note on discussion ofCLNAI with Lieut. Colone! Roseberry, 12-1-45, PRO, Directorate of
Military Operations and lntelligence (WO 106) 3964. Sostanzialmente la stessa valuta-
_zione in Wilson allo SHAEF, 5-12-44, WO, 204/7368.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 340 07/03/16 15:11