Page 337 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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336 MASSIMO DE LEONARDIS
CLNAI, ormai "così potente". Assai scettici sulla sua reale rappresentati-
vità, i capi della Commissione Alleata (AC) (l'americano Stone ed il suo
capo di Stato Maggiore il britannico Lush) pensavano invece, anche sulla
base dell'esempio di altri paesi, che fosse pericoloso investire di autorità
il CLNAI e che Bonomi dovesse soprassedere al riconoscimento, riservan-
doselo come strumento di pressione da usare al momento opportuno. La
crisi di governo pose il dilemma se fosse meglio attendere la costituzione
del nuovo ministero per concludere un accordo tripartito, che avrebbe mag-
giormente garantito la lealtà del CLNAI al governo di Roma, oppure fir-
mare subito un protocollo a due solo con il SACMED. A favore della prima
alternativa si pronunciarono la AC, l'ambasciatore americano Kirk, la di-
visione affari civili del SACMED (contraria a qualunque accordo col
CLNAI) e il Foreign Office (le cui obiezioni giunsero però in ritardo). Ma
il comandante supremo generale Wilson, in procinto di passare le conse-
gne ad Alexander, convinto erroneamente che fosse imminente un ritiro
tedesco dall'Italia nord-occidentale, il 6 dicembre ordinò di preparare un
accordo bilaterale di carattere militare, che lui e la delegazione del CLNAI
firmarono il giorno seguente.
Il testo in sei punti iniziava con un riconoscimento implicito del
CLNAI quale organo dirigente della resistenza.<36l Il secondo punto sta-
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biliva la piena dipendenza del CVL dai Comandi alleati,<3 l ribadita an-
che dalla terza clausola che, richiesta dal Foreign Office, prevedeva: "Il
capo militare del Comando generale dei Volontari della Libertà (l'attuale comando
militare del CLNAI) dovrà essere un ufficiale bene accetto al Comandante in capo
delle armate alleate in Italia, sotto l'autorità del Comandante supremo alleato".
Altro punto chiave era il quarto, che doveva garantire il mantenimento
dell'ordine al momento della ritirata tedesca, l'ordinato passaggio dei po-
(36) "Il Comandante supremo alleato auspica che venga raggiunta e mantenuta la massima coope-
razione tra gli elementi operanti nel movimento di resistenza. Il CLNAI stabilirà e manterrà
tale cooperazione e parimenti raggrupperà tutti gli elementi operanti nel movimento di resisten-
za, siano essi membri dei partiti antifascisti del CLN o di altre organizzazioni antifasciste'' .
Il testo dell'accordo pubblicato, tra l'altro, in Secchia·Frassati, op. cit., p. 192-94.
Da notare che, mentre gli armistizi di Cassibile e di Malta erano stati redatti in
inglese e in italiano, precisando però che solo il testo nella prima lingua era da con-
siderarsi ufficiale, il protocollo del 7 dicembre fu steso solo nella lingua degli allea·
ti. Si è utilizzata la traduzione di E. Sogno, Guerra senza bandiera, II ediz., Milano
1970, p. 407-10.
(3 7) "Durante il periodo d'occupazione nemica il Comando generale dei Volontari della Libertà
(l'attuale Comando militare del CLNAI) eseguirà, per conto del CLNAI, tutte le istruzioni
del Comandante in capo delle armate alleate in Italia, sotto l'autorità del Comandante supre-
mo alleato".
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