Page 333 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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              e remissivo  nei confronti degli inglesi''. < l  Pizzoni stesso ha rievocato<3l  il suo
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              "difficilissimo  lavoro  su  due fronti,  continuo, fatto  di  sfumature",  per  mediare
              tra gli alleati, che volevano attivismo militare e non politico, ed i membri
              del CLNAI, "tutti,  o quasi,  dei politici puri, per i quali  'l'argomento politico era
              predominante'".  I risultati della  missione di  Pizzoni,  durata dal  29 marzo
              al  5 aprile, furono una accelerazione ed un incremento nei lanci di rifor-
              nimenti alle  formazioni  partigiane,< 24 l  la  concessione di  un finanziamen-
              to da parte degli alleati di  10 milioni al mese, l'instaurazione di un clima
              di  maggiore  fiducia  e collaborazione  tra  CLNAI  e servizi  segreti  alleati.
              Pizzoni  rinunciò  all'ambizioso  e,  al  momento,  irrealizzabile  obiettivo  di
              un riconoscimento ufficiale del CLNAI. Alla fine di aprile McCaffery chiese
              e ottenne la sostituzione di Damiani (con il quale aveva rotto rapporti an-
              che Dulles) come rappresentante del CLNAI in Svizzera. Damiani era ac-
              cusato  di  voler  politicizzare ogni  questione  ed  alcuni  episodi  recenti  gli
              avevano  fatto  perdere del  tutto la  fiducia  degli  alleati.  Fu sostituito  per
              le  questioni politiche ed economiche dal liberale Luigi  Casagrande e per
              quelli militari da Stucchi. Il 29 marzo intanto al CLN di Lugano era stato
                                                                        2
              riconosciuto  il  rango  di  delegazione  del  CLNAI  in  Svizzera.<5)
                   La  costituzione del secondo ministero Badoglio con la  partecipazio-
              ne  dei  sei  partiti del  CLN pose  fine  alla  contrapposizione  tra  CLNAI  e
              governo italiano. Con un ordine del giorno del 22 aprile il CLNAI dichia-
              rò  di  voler  collaborare  ''pienamente  col  Governo  democratico  di guerra'';  allo
              stesso  tempo  però  il  CLNAI  chiese  "conferimento  poteri  di  rappresentanza  e
              mezzi  lotta  adeguati  conseguimento  scopo  comune".  Il  12  giugno  il  governo,  a
              capo del quale era ora Bonomi, rispose di contare " molto sulla collaborazio-
              ne del CLNAI'' e chiese di  precisare gli aiuti necessari. Allo  stesso tempo,
              tramite il generale Cadorna, fece pervenire al CLNAI quella che parve una
              "delega  equivoca,  con  cui  incaricava il CLNAI di  dirigere  la guerra  dei patrioti
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              contro  i tedeschi  e i fascisti" .<6)  A sua volta,  il  24 giugno,  il  CLNAI precisò
              le sue richieste in 50 milioni di lire mensili e sollecitò nuovamente "delega
              regolare  poteri  rappresentanza  governo";  precisando  comunque  di  sentirsi


              (22)  Nota di Morandi,  Tino  e Damiani riservata al PC!.  PS. P.  D 'Az.,  10-4-44, in Secchia-
                   Frassati,  op.  cit.,  p.  81-82.
              (23)  Op.  cit.,  p.  4 1-42.
              (24)  Cfr.  i  dati  riportati  in  de  Leonardis,  op. cit.,  p.  194,  n.  82.
              (2 5)  Sulle  cui  attività  cfr. in fra.
              (26)  Valiani,  op.  cit.,  p.  254.








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