Page 332 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I RAPPORTI DIPLOMATICI DEL CLNAI 331
Gli accordi, del dicembre 1944 tra CLNAI, alleati e governo italiano
Una serie di circostanze nella primavera del 1944 contribuirono a
migliorare i rapporti tra CLNAI ed alleati: la missione del presidente del
CLNAI Pizzoni in Svizzera, la fine del monopolio del partito d'azione sui
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collegamenti con gli alleati in tale paese, la "svolta di Salerno". < > Dall'i-
nizio dell'anno sia da parte italiana che poi da parte anglo-americana si
riteneva necessario un incontro tra un plenipotenziario del CLNAI, McCaf-
fery e Dulles per un ampio esame delle questioni sul tappeto. Il 27 marzo
il CLNAI decise di inviare in missione al sud Parri e il comunista Giusep-
pe Dozza e in Svizzera Pizzoni, accompagnato, per le questioni stretta-
mente militari, dal socialista Giovanni Battista Stucchi. La missione al sud
non poté realizzarsi per l'impossibilità di effettuare il viaggio. Questa cir-
costanza imprevista accrebbe l'importanza della missione di Pizzoni, la
cui designazione liberali e democristiani avevano ottenuto sfruttando le
divisioni tra i tre partiti di sinistra.
''Educato in Inghilterra, direttore di banca di mestiere e perciò esente dai so-
spetti che i 'rivoluzionari di professione' risvegliano presso i 'tories', egli è l'uomo
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della situazione", ha scritto Leo Valiani < > di Pizzoni, che certamente, tra
gli esponenti della resistenza partigiana, fu, con Edgardo Sogno, quello
con il quale gli alleati stabilirono i rapporti migliori di fiducia e di com-
prensione. Messo di fronte alla rivalità tra americani ed inglesi, Pizzoni
privilegiò il rapporto con questi ultimi, tenendo conto della preminenza
britannica nel teatro di guerra italiano e della, al momento, migliore e più
seria organizzazione del SOE rispetto all'OSS. In questo egli proseguiva
nella linea già tenuta, al nord, dal partito d'azione. A differenza però de-
gli azionisti, Pizzoni pose in primo piano gli aspetti attivistici dell'attività
del CLNAI e in secondo piano quelli politici. Ciò gli attirò le critiche di
azionisti e socialisti, che lo accusarono di essere stato "del tutto scialbo
segue nota
il/oro tono nei riguardi degli svizzeri era ancora prepotente e arrogante. Nei riguardi degli espo-
nenti alleati i nostri tendevano troppo a discutere gli argomenti politici mentre questi volevano che
la loro attività si limitasse al campo militare e attivista'' (Pizzoni, op. cit., p. 3 7-38, le memo-
rie e le altre carte di Alfredo Pizzoni, grazie alla cortesia della famiglia, erano già state
largamente utilizzate in de Leonardis, La Gran Bretagna e la resistenza ... , ci t.).
(20) Nello stesso periodo vi fu anche il primo incontro tra 1-.i:cCaffery ed Edgardo So-
gno, fondatore e capo della Organizzazione Franchi, il cui contributo alla migliore
comprensione tra alleati e partigiani e all'aumento dei rifornimenti a questi ultimi
fu fondamentale.
(21) L. Valiani, Tutte le strade conducono a Roma, Firenze 1947, p. 230 (nuova ediz., Bolo-
gna 1983).
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