Page 338 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I RAPPORTI DIPLOMATICI DEL CLNAI 337
teri al Governo militare alleato, la smobilitazione e il disarmo dei parti-
giani. Il quinto articolo fissava in 160 milioni di lire mensili il contributo
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"alle spese del CLNAI e di tutte le altre organizzazioni antifasciste" <3 > e speci-
ficava la ripartizione geografica della sua distribuzione, nella quale il Pie-
monte, con 60 milioni, aveva la parte del leone. Infine l'ultimo punto
stabiliva che le missioni alleate presso il CLNAI ed il Comando Generale
del CVL sarebbero state consultate su tutte le questioni riguardanti la resi-
stenza armata e che attraverso esse sarebbero stati trasmessi gli ordini del
Comando alleato in Italia.
Con procedura che ricorda la lettera di Eisenhower a Badoglio con-
temporanea alla firma dell'"armistizio lungo" di Malta volta a renderne
più accettabili le dure clausole, Wilson lo stesso giorno consegnò alla dele-
gazione una lettera il cui testo rispecchiava sostanzialmente quello da essa
richiestogli il 5 dicembre per attenuare il tono intransigente delle clausole
dell'accordo ed ottenere un più esplicito riconoscimento del ruolo del
CLNAI. In essa il Comandante Supremo prendeva atto della nomina del
Generale Raffaele Cadorna, di Ferruccio Parri (P. d'az.) e Luigi Longo (PCI)
rispettivamente a Comandante generale e Vice-Comandanti del CVL, au-
spicava che il CLNAI fosse riconosciuto dal governo italiano come suo
"agente ... nell'Italia occupata dal nemico" e annunciava che un certo numero
di partigiani sarebbero stati ammessi nell'esercito regolare. <39)
Sempre il 7 dicembre fu consegnata al CLNAI una bozza di accor-
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do < > tripartito (quindi anche con il governo italiano) che riproduceva
quasi integralmente gli articoli appena firmati, aggiungendovi la clausola
(38) Con un successivo accordo del 28 dicembre gli alleati, pur continuando a control-
larne l'erogazione, ottennero che il governo italiano si accollasse l'onere del finan-
ziamento. Sembra accertato che, speculando sui cambi ufficiale e libero della lira
e su quelli del franco svizzero e del dollaro, gli americani realizzarono notevoli gua-
dagni dal finanziamento alla resistenza (cfr. F. Lanfranchi, La resa degli ottocentomila,
Milano 1948, p. 28-32 e F. Fucci, Spie per la libertà. l servizi segreti della Resistenza
italiana, Milano 1983, p. 176-77), mentre il partito d'azione della Lombardia " riu-
scì ... (ad) accantonare cospicui fondi per il partito sui finanziamenti provenienti dal CLN"
(G. de Luna, Storia del Partito d'azione 1942-1947, Milano 1982, p. 307).
(39) Pubbl. in Secchia-Frassati, op. cit., p. 194-95. Il 4 dicembre era stato raggiunto dal
CLNAI il faticoso compromesso (accettato dal PCI solo il 12) sulla struttura del
comando generale del CVL, nella consapevolezza che la soluzione di quel problema
che si trascinava da mesi e la nomina di Cadorna a comandante erano necessari
in vista dell'accordo con gli alleati. Tuttavia la questione fu risolta solo in apparen-
za, perché Cadorna contestò la direzione collegiale impostagli, dimettendosi il 22
febbraio 1945 (cfr. de Leonardis, op. cit., p. 224-42, 348-53).
(40) INSMLI, Archivio CLNAI, b. 3, f. 3.
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