Page 340 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I RAPPORTI DIPLOMATICI DEL CLNAI 339
La prospettiva di un accordo tripartito fu però respinta il 19 dicem-
bre dal maresciallo Alexander, che decise di lasciare inalterato l'accordo
già concluso e di promuoverne un altro, da sottoporre alla sua approva-
zione preventiva, solo tra governo e CLNAI, per non essere coinvolto di-
rettamente nei rapporti tra questi ultimi. Il 20, nella prima seduta del nuovo
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Consiglio dei ministri, Bonomi lesse una dichiarazione ufficiale <3l nella
quale si affermava tra l'altro che il governo era "lieto di constatare che anche
il Comando alleato riconosce il Comitato di Liberazione Nazionale per l'Alta Italia
come organo rappresentativo di tutti i partiti antifascisti nel territorio occupato dal
nemico ... tale riconoscimento ... si aggiunge a quello precedentemente dato dal Gover-
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no italiano". Il 26 Bono mi e Pajetta firmarono l'accordo bilaterale <4l con
il quale il governo riconosceva il CLNAI "quale organo dei partiti antifascisti
nel territorio occupato dal nemico" e lo delegava "a rappresentar/o nella lotta che
i patrioti hanno impegnato contro i fascisti e i tedeschi nell'Italia non ancora libera-
ta". Dal canto suo il CLN AI accetta va "di agire a tal fine come delegato del
Governo italiano il quale è riconosciuto dai governi alleati come successore del gover-
no che firmò la condizione di armistizio, ed è la sola autorità legittima in quella
parte di Italia che è già stata o sarà in seguito restituita al Governo italiano dal
Governo militare alleato".
La formula di riconoscimento del CLNAI da parte del governo ri-
specchiava quindi quella avanzata dagli alleati il 7 dicembre per essere
inserita nell'eventuale accordo cri partito e non quella di portata maggiore
proposta il 14 dalla delegazione. Peraltro anche la dichiarazione di lealtà
del CLNAI al governo suonava meno esplicita che nella bozza alleata del
7 dicembre, il che, unicamente alla mancanza della clausola sul gradimen-
to del presidente del CLNAI da parte del governo italiano, suscitò le forti
rimostranze del Foreign Office. Le recriminazioni del Foreign Office an-
darono avanti per molte settimane e non interessa seguirle qui in detta-
glio.<45l Va comunque ricordato che su richiesta del Comando Supremo
alleato il 30 dicembre Bonomi fu costretto a precisare in Consiglio dei
ministri che la sua dichiarazione del 20 non era "esatta", in quanto le
"Autorità militari alleate" non avevano "accordato alcuna forma di riconosci-
mento politico del ... Comitato dell'Alta Italia", ma avevano solo "concordato con
esso misure militari dirette alla prosecuzione della guerra al di là delle linee
(43) Pubbl. in Secchia-Frassati, op. cit., p. 217-18.
(44) Ibi, p. 220-21.
(45) Si rinvia a de Leonardis, op. cit., p. 305-10.
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