Page 344 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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I RAPPORTI  DIPLOMATICI  DEL CLNAI                                343

                    Sul primo punto la delegazione ottenne praticamente nulla: il gover-
               no De Gaulle non intendeva riarmare e reimpiegare i partigiani sconfina-
               ti e la stessa posizione venne assunta dagli ufficiali di collegamento alleati.
               Fu chiesto al governo francese di riconoscere Eugenio Dugoni come dele-
               gato del Comando Generale del  CVL per il sud-est della  Francia, con  il
               compito di collaborare con francesi ed anglo-americani nelle questioni re-
               lative ai partigiani. Dugoni, nominato il 15 novembre, era entrato in Francia
               a fine mese ma le autorità francesi si erano rifiutate di riconoscergli alcu-
               na veste ufficiale.  Il governo di  Parigi però non rinunciò affatto alla  sua
               linea dura, come constatò Parri in un rapporto dell'aprile successivo.<60)
                    Quanto alia Valle d'Aosta, alla vigilia della partenza per il su,d Parri
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               aveva stilato una relazione,< Il destinata probabilmente al governo italia-
               no e al Comando Supremo alleato,  nella quale descriveva il pericolo rap-
               presentato dalle forze che volevano l'annessione della regione alla Francia
               e auspicava  "un'azione del  Governo  di  Roma  e,  più ancora  dei governi  alleati
               presso  il governo  degaullista"  e  "l'intervento degli  alleati nella valle per stabilire
               un eventuale controllo  alla frontiera franco-valdostana".  l r.  una riunione il  19
               dicembre gli italiani cercarono di ottenere l'assenso francese alla  nomina
               come capi politici e militari della resistenza nella valle quale di personaggi
               contrari all'annessione alla Francia, come Federico Chabod. Il governo di
               Parigi non rinunciò però alle sue mire annessioniste e fu l'intervento ame-
               ricano, nel giugno successivo, ad ottenere lo  sgombero delle truppe fran-
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               cesi  dal territorio  italiano. <6 l
                    Vale la pena di accennare alla curiosa "missione" del medico Vitto-
               rio Della Porta, "accreditato" quale rappresentante del CLNAI presso il
               ministero degli esteri francese nel febbraio  1945. Giustamente l'ambascia-



               (60)  "Dugoni e altri spediti precipitosamente in  Italia ocmpata per sottrar/i all'arresto  da parte
                   delle autorità francesi; altri italiani residenti  nella  zona  rifugiatisi in  Svizzera per evitare
                   ugual sorte: altri ancora,  come il prof F.  Chabod, obbligati a trasferirsi oltre il Rodano; inter-
                   detto  l'ulteriore passaggio  dalla  Francia  all'Italia di partigiani con  rifornimenti:  l'invio di
                   missioni ...  nella  zona  alpina e in  tutta l'Italia settentrionale  non  autorizzate dal Comando
                   Alexander ed all'insaputa del nostro Comando generale; in generale,  atteggiamento ostile verso
                   le missioni che si occupano del movimento partigiano ... voci rinnovate di intenzioni e manovre
                   annessionistiche"  (Rapporto Parri sulla seconda missione al sud, s.d., svolta dal 30-3
                   all'l1-4-45,  in Secchia-Frassati, op.  cit.,  p.  348-49).
               (61)  Relazione  di  F.  Parri sulla  situazione  in  Val  d'Aosta,  12-11-44,  i bi,  p.  247-54.
               (62)  Cfr. E. Serra La diplomazia italiana e la ripresa dei rapporti con la Francia (1943-1945),
                   Milano  1984, p.  107-9,  145-67;  Rapporto  Parri ... , cit.  p.  348;  D.W.  Ellwood,  "Il
                   comando alleato e la questione delle Alpi occidentali 1944-45", in Guerra e Resisten-
                   za nelle regioni alpine occidentali:  1940-1945, a cura di E.  Passerini D 'Etreves, Milano
                    1980,  p.  49-80.








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