Page 385 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 385
384 ROMAIN H. RAINERO
ed un minimo di 60 000 O l e che la realtà successiva doveva paurosamente
abbassare di numero. E tanto per completare questo panorama va ricor-
dato anche che, con l'evocazione di questi detentori non si esauriva il pa-
norama degli Stati che avevano nei loro campi prigionieri di guerra italiani.
Almeno due altre zone, che noi non esamineremo di proposito, ma che
vanno ricordate, sono da citare. La prima detentrice di questo gruppo era
la Grecia che tratteneva nei propri campi ben 3 5 620 prigionieri di guer-
ra, di cui 802 ufficiali e 34 818 sottufficiali e soldati. Vi era poi la regione
che la documentazione ufficiale italiana denominava "Balcania" con una
consistenza di prigionieri italiani che rimaneva abbastanza vaga: essa com-
prendeva la Jugoslavia, con ben 62 500 prigionieri, la Bulgaria (2 500),
la Grecia (3 5 000) ed altri Stati con modeste presenze di prigionieri: l'Al-
2
bania, la Romania, e, fuori zona, la Turchia.< l Un caso a parte poi, era
la Svizzera che contava solo internati e non prigionieri di guerra, e cioè
21 197 militari italiani, di cui 1979 ufficiali e 19 218 sottufficiali e soldati.
Per tutti i prigionieri la data chiave per la loro storia è costituita dal-
la firma degli armistizi del 3 e del 29 settembre 1943, ma la vera svolta
concreta si ebbe 1'8 settembre con l'annuncio della conclusione del primo
armistizio ed il successivo sbandamento dello Stato italiano e con la nasci-
ta delle molte ltalie: per i prigionieri, che erano privi di notizie dirette
e che erano già stati sconvolti dall'evento precedente, la caduta del regime
fascista del 2 5 luglio, ecco apparire un'altra crisi ed una nuova occasione
di sconvolgimenti e di divisioni. All'inizio del 1944 la situazione all' inter-
no dei campi di prigionia era pertanto divisa tra almeno tre tipi di milita-
ri: innanzitutto vi erano coloro che, per convinzioni politiche nuove o
antiche, o per semplice tornaconto, si dichiaravano disposti a collaborare
con gli ex-nemici. In questa categoria possono rientrare sia coloro che vo-
levano limitare la loro collaborazione ad aspetti non-militari, sia coloro
(l) Questi dati sono dati " ufficiali" di fonte italiana. Vedasi al riguardo !"Allegato 1:
Quantitativo iniziale dei prigionieri di guerra e degli internati all'estero, della Relazione sul-
l'attività svolta per il rimpatrio dei prigionieri di guerra di internati, 1944-1947, Roma,
Ministero della Guerra, Ufficio Autonomo Reduci da Prigionia di guerra e rimpa-
triati, 194 7.
(2) Su questi prigionieri della Balcania gli scritti storici complessivi sono pochissimi,
mentre le testimonianze sono numerose. Per un quadro d'insieme di questi casi, si
veda soprattutto lo studio di S. Bianchini, "I prigionieri italiani nella regione balca-
nica", nell'opera collettiva l prigionieri militari italiani durante la seconda guerra mondiale.
Aspetti e problemi storici, a cura di R. H. Rainero, Milano, Marzorati, 1985, p . 117 e sg.
II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd 384 07/03/16 15:14

