Page 456 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LA  POPOLAZIONE  ITALIANA  TRA  MERCATO  NERO  E  RAZIONAMENTO    455

               di riso,  34 di zucchero,  l 002 litri di olio commestibile,  18 chili di lardo,
               4853 scatole di pomodoro, 76 chili di formaggi duri e 608 chili di quelli
               da tavola, 4 chili di marmellata, 37 chili di cacao, 1000 litri di vino, 1000
               bottiglie di Vov,  72  bottiglie di cognac Sarti e 55 O bottiglie di cognac ri-
               serva, 320 chili di carbone,  10 tonnellate di sigarette; erano state requisi-
               te  anche  346  tessere  annonarie,  per  falsificazione  o  alterazione.  Nel
               precedente  mese  di marzo,  oltre  alle  consuete  derrate  alimentari,  erano
               stati sequestrati anche 4 72 prosciutti e 57 000 uova. A Torino, nell'intero
               mese di gennaio, erano stati sequestrati 4375 chili di farina e pasta,  526
               chili di olio e grassi, 618 chili di legumi secchi,  1070 chili di patate, 300
               chili di sale e zucchero e ben 3261  chili di carne (77)  e 30 quintali di par-
               migiano furono sequestrati sempre in un appartamento di Torino,< 78 l men-
               tre ben 200 forme furono trovate a Roma, dietro una parete murata, sempre
                                    7
               in  un  appartamento.< 9l
                    Verso il maggio del  1944, nelle città, in particohae, i piccoli e mf'di
               speculatori del mercato nero si  resero conto che il  terreno diveniva sem-
               pre  più scottante  e  quindi  iniziarono  a  vendere  solo  in  grandi  quantità
               o  alle  persone  ricche  perché erano  sicuri  che  costoro,  pur di  avere  quel
               che loro  necessitava,  non avrebbero fatto  denuncie;  la  piccola vendita al
               dettaglio li  metteva in balia,  nella loro opinione, di  persone che avevano
               modeste  possibilità  finanziarie  e  che,  profondamente  irritate  e  stanche,
               avrebbero  fatto  una serie  di  reclami  ai  Servizi  preposti,  reclami  che  co-
               munque non avevano alcuna efficacia:  anche perché quei reclami che ve-
               nivano inoltrati ~.lla Polizia Annonaria, erano del tutto inutili, in quanto
               questi Servizi sostenevano che non era loro compito istituzionale la ricer-
               ca di chi non seguiva le rigide regole del razionamento e del controllo prezzi,
                                                                       80
               essendo  questo  compito  precipuo  della  Polizia  ordinaria.< l
                    I reclami giungevano alle autorità competenti in gran numero, tanto
               che se  ne  dovette  disciplinare l'esposizione,  quasi  "razionarla", come  si
               faceva  per i viveri.  Era l'unico sfogo  di  una popolazione ormai provata,
               anche  dai  terribili  bombardamenti  dell'anno  precedente.
                    La Polizia Speciale e quella ordinaria, pur operando arresti di specu-
               latori  di  piccolo  cabotaggio  e a volte  di  clienti  degli  stessi,  cercavano  di


               (77)  "La  stampa"  15.1.1944.
               (78)  Ibid.,  31.1.1944.
               (79)  "L'Osservatore  Romano",  27.2.1944.
               (80)  ACS,  Ministero dell'Interno, Servizi Annonari, b.  13, intercettazione telefonica del
                   4.5.1944.








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