Page 459 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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458 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
Numerosissimi furono gli arresti e le denunce in tutto il territorio
del regno del sud.
Nell'agosto, a Roma, venne arrestata un'impiegata dell'Annona, Ser-
vizio Tesseramento, per avere sottratto carte annonarie, allo scopo di :.-i-
venderle e un oste venne portato in carcere per aver venduto vino comune
a Lit. 130 al litro, invece che al prezzo previsto di Lit. 25 allitro.< 84 > Dun-
que: né i tedeschi, né gli anglo-americani poterono molto contro una si-
tuazione assolutamente difficile; bisogna pensare che così come fu per i
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bombardamenti < > la popolazione civile si trovò per la prima volta a sof-
frire direttamente le conseguenze di un conflitto mondiale e quindi fu an-
cor più traumatico affrontare le ripercussioni nella vita di tutti i giorni.
Il popolo italiano, in mezzo a difficoltà delle quali, dopo cinquant'anni,
si rendono conto solo quelli che le provarono, continuò a vivere, come
poté con i mezzi che aveva. Continuò a sposarsi, a procreare; fin da quan-
do poté, andò al cinema, al teatro. Le compagnie di varietà recitavano tra
un bombardamento e l'altro e le Aziende Agricole Piave Isonzo facevano
una pubblicità continua allo Spumante Gran Riserva Villanova - dunque
la produzione continuava e la clientela comprava -mentre le pillole e l'un-
guento Foster venivano raccomandati per qualsiasi malessere. Le inserzio-
ni pubblicitarie, però, indicavano anche a chi ne avesse bisogno, la vendita
privata di medicinali importanti, penicillina, sulfamidici ... in farmacia era
quasi inutile passare per questo tipo di richieste. La pubblicità sui quoti-
diani in quegli anni di guerra è quanto di più illuminante ci sia per com-
prendere e per capire quale era la vita quotidiana degli italiani durante
la guerra, tra un cappotto da rivoltare - i tessuti di ogni genere erano
razionati - e una nuova stufa miracolosa che scaldava tutta la casa per
giorni senza usare l'elettricità o un fornello, altrettanto miracoloso, per
cucinare senza carbone o elettricità. Infatti, insieme alla fame, il popolo
italiano soffrì terribilmente negli inverni di quegli anni, che furono parti-
colarmente rigidi, il freddo e cercò di scaldarsi come poteva: il carbone
vegetale era razionato; nel 1944 anche l'elettricità scarseggiò fortemente
e le stufe elettriche non poterono riscaldare più; anche l'uso del telefono
fu razionato (occorreva l'elettricità per i centralini), ma l'E.I.A.R. man-
dava a casa dei singoli abbonati il bollettino per pagare il canone, mi-
(84) "Avanti" , 5 agosto 1944 e giorni seguenti.
(85) Cfr. M.G. Pasqualini, "I bombardamenti in Italia nel 1943", in L'Italia in guerra.
Il quarto anno. 1943, Roma, 1994, p. 253-287.
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