Page 529 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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                   Saluti  ed inni  all'immancabile  vittoria" . <9 >
                   Il Comitato industriale della macchine utensili della Confederazione
               fascista  degli  industriali  diramò il  2 7  novembre  1944 una  circolare agli
               industriali della provincia di  Milano in  merito agli accordi tra il governo
               della RSI  e quello del Reich.  Esso  prevedeva le  "misure da prendere da parte
               delle  aziende per asportare o rendere inerti quelle parti vitali di  macchine o d'im-
              pianti in  modo da garantire la inutilizzazione del(lo ... ) stabilimento per un periodo
               di tempo  non  inferiore a un  anno".  L'accordo prevedeva che "l'avvenuta iner-
               tizzazione od esportazione'' fosse  verificata da ''rappresentanti dei comandi delle
               truppe  tecniche",  mentre la  circolare  termina va  esortando  i  destinatari  ad
               agire  tempestivamente  d'accordo  con  le  autorità  tedesche.<93)
                   Altrettanto complessa fu  la  vicenda delle  trattative relative al trasfe-
               rimento di  impianti industriali nei territori del Reich.  Se  in termini gene-
               rali  si  deve  considerare l'impossibilità di  effettuare un piano generale di
               trasferimenti  - in  primo luogo  per  le  difficoltà  di  smontaggio  e  di  tra-
               sporto, per l'inutilità di impianti e macchinari senza la  necessaria mano-
               dopera qualificata, infine per l'esasperazione della situazione che tale piano
               avrebbe determinato - non si potevano escludere singoli interventi di questo
               tipo.  In  effetti  dopo  la  metà  dell'anno  vennero  stabiliti  precisi  accordi,
               nonostante  il  permanere  di  forti  divergenze  tra gli  industriali  italiani.
                   La  presidenza  del  Comitato  industriale della  siderurgia  scrisse  una
               lettera "riservatissima" a tutte le aziende siderurgiche il 21  ottobre 1944,
               sostenendo che il contratto tipo proposto, pur avendo sollevato numerose
                                                                                  4
               critiche, contemplava le  migliori condizioni che si  fosse  potuto ottenere.<9 >
               Alcune  aziende avevano  affermato  di  non voler  firmare  il  contratto ("ai
               sensi degli accordi conclusisi il 2 7 agosto  1944 fra il Governo italiano e il Governo
               del Reich per il trasferimento  in  Germania  di impianti industriali italiani")  tra
               industrie italiane e tedesche, per cui si  era deciso di  non rendere obbliga-
               torio  per  tutti  il  testo  del  contratto  tipo.
                   A questo proposito Rocca  scrisse alla  stessa  data al Ministro dell'E-
               conomia Corporativa, sostenendo che la convenzione firmata il  27 agosto
               tra i due governi assicurava la restituzione degli impianti (pur prevedendo


               (92)  Resoconto  dattiloscritto,  in  Archivio  lnsmli,  CVL,  b.  9,  f.  l, sf.  l.
               (93)  Il documento era formato dal Dr. Ing. Luigi Bassoli, Presidente del Comitato Indu-
                   striale delle Macchine Utensili, e seguito dall'elenco del " Macchinario da esportare
                   e  rendere  inutilizzabile"  (ivi) .
               (94)  A.  lnsmli,  F.M.,  b.  16,  f.  13.








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