Page 525 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               zione operaia e che un loro più o meno parziale inutilizzo avrebbe creato
               non  pochi  problemi  agli  anglo-americani:

                   "Venerdì 29 sono arrivati a Milano il consigliere di Stato Schieber ed il Sign.
               Schlieker {?}capo dell'industria nei paesi occupati.  Essi sarebbero latori di istruzio-
               ni da  parte del  ministro  Speer  circa  le  distruzioni  degli  impianti industriali.  Da
              parte tedesca  vi sarebbe  una sostanziale  modifica alle disposizioni finora  impartite
               alle  truppe  che  si  ritirano.  Ciò  sarebbe  conseguenza  del  violento  odio  e sentimento
               antitedesco sorto nell'Italia centrale e particolarmente in Toscana causato dalle inaudite
               vandaliche distruzioni operate dai tedeschi.  Per quanto riguarda le industrie le di-
               sposizioni sarebbero quelle di distruggere  tutti gli impianti idroelettrici lasciando  il
               minimo indispensabile per il fabbisogno  civile,  asportare  tutte le ferroleghe  e consu-
               mare tutte le scorte di materie prime attualmente disponibili sui piazzali degli Stabi-
               limenti,  compiendo distruzioni sommarie degli impianti ma all'ultimo momento.  In
               tal modo si terrebbero tranquilli gli operai facendoli lavorare (sembra che la distru-
               zione effettuata anzitempo degli impianti industriali francesi abbia creato gravi dif
              ficoltà,  perché gli  operai  inferociti  si  sarebbero  dati  in  massa  alla  macchia),  e si
               metterebbe in difficoltà gli alleati,  quando saranno qui,  in quanto ben difficilmente
               ci potranno procurare le  materie prime per far funzionare gli impianti. Allego  un
              piano di paralizzazione dell'industria siderurgica.  Come già comunicato,  ieri 22/10
               (sic) si sarebbero riuniti Kesselring,  Leyers,  Schieber,  Schlieker e T archi per discute-
               re su questo argomento di enorme importanza per l'Italia.  Spero di poter comunicare
                                             8
               a giorni  il risultato  del  colloquio''. 1 7)
                   A  fine  ottobre - si  vedano sempre gli  appunti a  mano senza  firma
               redatti  probabilmente dal controspionaggio in  data  27/10/44 -la situa-
               zione  restava  molto  incerta:




               (87)  Cfr. : Resoconto redatto a mano, in Archivio Insmli, CVL,  b.  9, f.  l , sf.  l. A confer-
                   ma della  preoccupazione, citiamo un brano della  "Bozza di  lettera da  inviarsi dal
                   Presidente del  Consiglio dei  ministri  italiano  al Commissario capo della  Commis-
                   sione alleata"  poco dopo la  liberazione (in  Archivio lnsmli,  Fondo Merzagora,  b.
                   16, f.  6, "Importazioni essenziali italiane. Fabbisogno  1945 "): "Un aspetto della nuo-
                   va situazione che  va seriamente considerato è il problema di trovare lavoro per gli operai spe-
                   cializzati  che  si  trovano  nelle  zone  densamente  popolate  e fortemente  industrializzate  del
                   Settentrione ...  non  v'è quasi lavoro e non si produce,  mentre i prezzi vanno salendo.  È inevita-
                   bile che  avvenga una reazione e si incomincia già a  vederne i primi segni. Se  non  vi è lavoro
                   e non  si produce per  impedire  che  i prezzi aumentino  in  modo  vertiginoso.  fa  delusione  e lo
                   sdegno  tra i  lavoratori creeranno  un 'atmosfera politica  nella quale fioriranno  i  tribuni.  e fa
                   violenza,  della  quale si  ha un  ricordo  recente  e che  dà  alla  testa, può  di  nuovo fare  la  Sila
                   apparizione  dando  luogo  a  seri  disordini  interni' '.








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