Page 525 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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524 ANDREA CURAMI · PAOLO FERRARI
zione operaia e che un loro più o meno parziale inutilizzo avrebbe creato
non pochi problemi agli anglo-americani:
"Venerdì 29 sono arrivati a Milano il consigliere di Stato Schieber ed il Sign.
Schlieker {?}capo dell'industria nei paesi occupati. Essi sarebbero latori di istruzio-
ni da parte del ministro Speer circa le distruzioni degli impianti industriali. Da
parte tedesca vi sarebbe una sostanziale modifica alle disposizioni finora impartite
alle truppe che si ritirano. Ciò sarebbe conseguenza del violento odio e sentimento
antitedesco sorto nell'Italia centrale e particolarmente in Toscana causato dalle inaudite
vandaliche distruzioni operate dai tedeschi. Per quanto riguarda le industrie le di-
sposizioni sarebbero quelle di distruggere tutti gli impianti idroelettrici lasciando il
minimo indispensabile per il fabbisogno civile, asportare tutte le ferroleghe e consu-
mare tutte le scorte di materie prime attualmente disponibili sui piazzali degli Stabi-
limenti, compiendo distruzioni sommarie degli impianti ma all'ultimo momento. In
tal modo si terrebbero tranquilli gli operai facendoli lavorare (sembra che la distru-
zione effettuata anzitempo degli impianti industriali francesi abbia creato gravi dif
ficoltà, perché gli operai inferociti si sarebbero dati in massa alla macchia), e si
metterebbe in difficoltà gli alleati, quando saranno qui, in quanto ben difficilmente
ci potranno procurare le materie prime per far funzionare gli impianti. Allego un
piano di paralizzazione dell'industria siderurgica. Come già comunicato, ieri 22/10
(sic) si sarebbero riuniti Kesselring, Leyers, Schieber, Schlieker e T archi per discute-
re su questo argomento di enorme importanza per l'Italia. Spero di poter comunicare
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a giorni il risultato del colloquio''. 1 7)
A fine ottobre - si vedano sempre gli appunti a mano senza firma
redatti probabilmente dal controspionaggio in data 27/10/44 -la situa-
zione restava molto incerta:
(87) Cfr. : Resoconto redatto a mano, in Archivio Insmli, CVL, b. 9, f. l , sf. l. A confer-
ma della preoccupazione, citiamo un brano della "Bozza di lettera da inviarsi dal
Presidente del Consiglio dei ministri italiano al Commissario capo della Commis-
sione alleata" poco dopo la liberazione (in Archivio lnsmli, Fondo Merzagora, b.
16, f. 6, "Importazioni essenziali italiane. Fabbisogno 1945 "): "Un aspetto della nuo-
va situazione che va seriamente considerato è il problema di trovare lavoro per gli operai spe-
cializzati che si trovano nelle zone densamente popolate e fortemente industrializzate del
Settentrione ... non v'è quasi lavoro e non si produce, mentre i prezzi vanno salendo. È inevita-
bile che avvenga una reazione e si incomincia già a vederne i primi segni. Se non vi è lavoro
e non si produce per impedire che i prezzi aumentino in modo vertiginoso. fa delusione e lo
sdegno tra i lavoratori creeranno un 'atmosfera politica nella quale fioriranno i tribuni. e fa
violenza, della quale si ha un ricordo recente e che dà alla testa, può di nuovo fare la Sila
apparizione dando luogo a seri disordini interni' '.
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