Page 520 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'INDUSTRIA  ITALIAN A  AL  SERVIZIO  DEI  TEDESCHI               519

                    Proponendoci di riservare più avanti qualche considerazione sulla que-
               stione dei trasferimenti di impianti, è ora opportuno seguire lo svolgimento
               di alcune delle riunioni. Significative risultano le diverse posizioni in merito
               alla 'paralizzazione' degli impianti industriali così come si possono dedurre
                                                                                  80
               dai documenti del controspionaggio del Corpo Volontari della Libertà,< >
               una fonte  che difficilmente si  può ipotizzare influenzata da un pregiudi-
               ZlO  favorevole  verso  l'operato  dei  tedeschi.
                    A partire da settembre si susseguirono dunque le  riunioni. Gli indu-
               striali italiani chiedevano assicurazioni, visto in particolare quello che era
               avvenuto in Italia centrale, sull'assenza di nuove distruzioni e precisi ac-
               cordi su  singoli  interventi volti  a  paralizzare gli  impianti  senza  arrecare
               danni gravi, arrivando a minacciare l'interruzione della collaborazione ne-
               cessaria alla prosecuzione della produzione. Il 27 settembre lo affermò chia-
               ramente una delle  figure  centrali e più discusse tra i dirigenti industriali
               che si  trovarono a  trattare con i tedeschi.  Rocca  dichiarò, anche "a nome
               di alcuni altri presidenti di  Comitati'',  che in  mancanza  di  precise assicura-
               zioni formali  "sarebbe stata interrotta qualsiasi forma  di collaborazione".< 81 > Tar-
               chi accolse l'appello e scrisse all'ambasciatore Rahn sia lo stesso 27 settembre
               sia di nuovo il  5 ottobre, quando "sollecitò ...  la costituzione di una Commissio-
               ne  mista  italo-tedesca  per  studiare  la  paralisi  degli  impianti  anziché la  loro  di-
                         82
               struzione''.  <  >
                    Va notato che fino ad allora gli  industriali elettrici avevano rifiutato
               di presentarsi alle riunioni con un proprio delegato e il  13 ottobre, in una
               riunione tenuta a Bergamo, il Ministro "deplorò  molto vivamente che gli indu-
               striali elettrici,  rappresentanti del settore  che  tutti indicavano come  il più vitale ed
               importante della nostra industria, avessero fino allora rifiutato di designare i propri



               (80)  Archivio Insmli, CVL, b. 9,  f.  l, sf.  l  ("Notiziario controspionaggio- rete B. Z.",
                   relazione  dattiloscritta,  dicembre  1944).
               (81)  La riunione si tenne il27 settembre alla Prefettura di Milano: Archivio lnsmli, CVL,
                   b. 9,  f.  l. Come ha  di  recente sottolineato L.  Klinkhammer (L 'occupazione tedesca in
                   Italia 1943-1 945 , ci t. , p. 197), " Per Rocca,  l'avvenimento-chiave fu ...  la distruzione degli
                   impianti industriali nella zona di  Napoli". Su  Rocca, cfr.  anche Sandro Setta, Profughi
                   di lusso.  Industriali e manager di Stato dal fascismo  alla epurazione mancata,  Milano, An-
                   geli,  1993.
               (82)  " ... con altra lettera del  9 ottobre il Ministro  {T archi} segnalava all'Ambasciatore le distru-
                   zioni compiute sugli impianti elettrici, dimostrandone  lo spietato  eccesso  e rilevando  il solco  di
                   odio che per generazioni tali procedimenti avrebbero aperto fra  i tedeschi  e gli italiani''. Cfr.
                   Archivio lnsmli, CVL, b.  9, f.  l, sf.  l  ("Notiziario controspionaggio- rete B.  Z .").








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