Page 522 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'INDUSTRIA ITALIANA AL SERVIZIO DEI TEDESCHI 521
attuare "radicali distruzioni". Anche il ministro Tarchi si impegnò in questo
senso, tanto che "già dopo pochissimi giorni (daUa sua "segnalazione" fatta
il 27 settembre), dai quartieri generali dei due paesi giungevano disposizioni di
studiare rapidamente la 'paralizzazione' invece della distruzione degli impianti in-
dustriali. È stato quindi stabilito che i singoli Comitati industriali elaborino e di-
scutano con i tecnici germanici le proposte relative al rispettivo settore. T ali proposte,
dopo il vaglio e l'approvazione delle superiori Autorità, saranno segnalate alle trup-
pe operanti, perché siano tassativamente rispettate le norme che saranno stabilite''.
È evidente, a quest'ultimo proposito, la preoccupazione che singole unità
potessero agire in maniera difforme rispetto agli accordi faticosamente
conclusi.
Ci restituiscono efficacemente il clima nel quale si svolgevano le di-
scussioni le prime battute del resoconto del discorso tenuto da Speer il
22 ottobre a Como, di fronte a "tutti gli incaricati tedeschi dei vari settori
industriali'':
''Egli ha cominciato col dire che la situazione della Germania è molto grave
ed ha criticato la propa!(anda di Go'ebbels che ha promesso al popolo tedesco nuove
armi che invece non esistono. Speer ha inoltre criticato l'operato di Go'ering che ha
lasciato il paese senza aviazione. Ha finito invitando i presenti a fare ogni sforzo
per aiutare il paese in questa momentanea critica situazione".
Pur in una situazione dagli esiti finali non più incerti, Speer diede
indicazioni molto precise nel senso di agire sostanzialmente in vista deUa
tutela del patrimonio industriale:
"È stato poi esaminato il problema della paralizzazione degli impianti in-
dustriali. Speer ha confermato che non dovranno esser commesse insensate distru-
zioni come per il passato. Gli impianti dovranno esser paralizzati fasciandoli
senza materie prime, senza energia elettrica e dovranno esser compiute distruzioni
solo in alcuni macchinari già stabiliti in precedenza. Per gli impianti idroelettrici
sarebbe stato stabilito che anziché distruggere completamente alcuni impianti la-
sciando intatti gli altri, verranno distrutti in tutti gli impianti alcune turbine
lasciando intatte le altre. In tal modo verrebbe garantita la conservazione della
diga e della condotta forzata. . .. Un colonnello dello Stato Maggiore di Kesselring
e precisamente il colonnello Langhans {?} seguirà tutte le discussioni circa la di-
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