Page 72 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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72 GERHARD SCHREIBER
Conclusione
In questo contributo non sono stati trattati aspetti interessantissimi
come la politica d'occupazione,<3S) lo sfruttamento del Paese a favore della
produzione bellica tedesca <39) le relazioni tra le forze armate tedesche e
40
la Repubblica di Mussolini < l o il triste argomento della deportazione.<40
Temi che, nella prospettiva di una storia militare moderna, rappresentano
fattori integranti della campagna d'Italia. Concludendo con una osserva-
zione generale, che si spinga oltre quanto finora è stato preso in conside-
razione e che riguardi quasi esclusivamente l'ambito militare, non si deve
dimenticare l'altra faccia della medaglia. Cioè che la campagna d'Italia
ebbe luogo in un territorio dove abitavano esseri civili. Questi dovettero
subire il saccheggio, le evacuazioni forzate, la distruzione delle proprie case
segue nota
della Wehrmacht (contributo al convegno di Piombino, 22-23 aprile 1994, "1943.
Nasce la Resistenza"); cfr. in proposito anche C. Gentile, Der Krieg gegen die Partisa-
nen in Italien 1943-1945. Magisterarbeit bei der Universitat Koln 1993 (manoscritto
inedito, la pubblicazione in lingua italiana è prevista per il 1995); L. Klinkham-
mer, L'occupazione tedesca, cit., p. 318-366; C. Winterhalter, "L'efficienza della resi-
stenza armata nell'Italia del 1943-45 secondo la valutazione nazista", in: Il Risorgimento
43 (1991), n. l, p. 55-81. Vergognoso è il commento di Kesselring nei confronti
della resistenza italiana, cfr. A. Kesselring, Soldat bis zum letzten Tag, Bonn, Athe-
naum Verlag, 1953, p. 323-336; traduzione italiana: Memorie di guerra, Milano, Ed.
Garzanti, 1954.
(38) Cfr. L. Klinkhammer, L'occupazione tedesca, cit.; ed. E. Collotti, L'Amministrazione te-
desca dell'Italia occupata 1943-45, Studi e documenti, Milano, Ed. Lerici, 1963.
(39) Cfr. a tale proposito A. Massignani, "Il Terzo Reich e l'apporto bellico dell'Italia
dopo 1'8 settembre 1943", in: Rivista di storia contemporanea, 22 (1993), p. 245-280;
M. Rieder, "Aspetti economici dell'occupazione tedesca in Italia" , ibid., p. 281-308;
ed A. Curami, "Miti e realtà dell'industria bellica della RSI", ibid., p. 309-356.
(40) Mancano studi profondi su tale tema, cfr. V. Ilari, "Il ruolo istituzionale delle forze
armate della RSI e il problema della loro 'apoliticità'", in: La Repubblica sociale ita-
liana 1943-45 (Atti del convegno, Brescia 4-5 ottobre 1985), a cura di Pier Paolo
Poggio, Brescia 1986 (Annali della Fondazione Luigi Micheletti 2), p. 295-311; R.
Lazzero, Le Brigate Nere. Il partito armato della Repubblica di Mussolini, Milano, Rizzo-
li, 1983; e id., La Decima MAS. La compagnia di ventura del "principe nero", Milano,
Rizzoli, 1984.
(41) Cfr. F. Cereja, "Deportazione politica e internamento militare nella Germania na-
zista", in: Notiziario dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e Provincia, n. 28, 1985,
p. 43-58; La deportazione nei campi di sterminio nazisti, Studi e testimonianze, a cura di
F. Cereja e R. Mantelli, Milano, Franco Angeli, 1986; e Spostamenti di popolazione
e deportazioni in Europa 1939-1945, a cura di R. Falcioni, Bologna, Cappelli editore,
1987, per l'Italia p. 297-488.
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