Page 76 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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76 GIUSEPPE CONTI
Era pertanto inevitabile che le incertezze che avevano portato al com-
promesso della campagna d'Italia, producessero nel corso della stessa un
sostanziale appiattimento delle posizioni americane su quelle britanniche,
ispirate a una concezione imperiale certamente superata come gli avveni-
menti successivi avrebbero largamente dimostrato e pertanto destinata a
fallire sul piano strategico, ma che nell'immediato nulla perdeva della sua
efficacia tattica.
A favorire ulteriormente gli obiettivi britannici, contribuiva oltretut-
to l'impostazione strategica con la quale gli americani affrontarono la guerra
e - nel caso specifico - la campagna d'Italia, basata sulla convinzione
che prima si doveva fare la guerra e vincerla, poi prendere le decisioni
politiche conseguenti. Una visione delle cose che avrebbe portato ad un
conflitto permanente fra militari e Dipartimento di Stato inutilmente im-
pegnato a proporre linee politiche alternative a quelle inglesi; anche per
la riluttanza dello stesso Dipartimento " ... a imporsi in un 'area riservata alla
giurisdizione dei militari ... '', i quali di fatto si trovarono a prendere anche
decisioni politiche di non poco momento, di volta in volta dettate dalle
esigenze militari. O>
Finirono per avvantaggiarsene gli inglesi per i quali - come detto
- non esistevano dicotomie tra il momento politico e quello militare nella
condotta della guerra, nel senso che lo sforzo militare era finalizzato a un
preciso, ancorché obsoleto disegno politico complessivo. Il risultato fu una
forte influenza britannica in Italia che si accentuò soprattutto dopo la so-
stituzione di Eisenhower con Wilson, all'inizio del 1944. Una influenza
che possiamo verificare puntualmente nel peso preponderante - almeno
sul piano qualitativo - che gli inglesi ebbero all'interno degli organi di
governo alleato: l' AMGOT (Governo militare per i territori occupati, dal
1° ottobre semplicemente AMG) e l'ACC (Commissione Alleata di Con-
trollo), poi soltanto Commissione Alleata dall'ottobre 1994.
L' AMGOT cominciò a funzionare in Sicilia sin dall'inizio dell' oc-
cupazione, sotto la guida di Alexander, governatore generale e di Lord
Rennel of Rodd, capo degli affari civili. I suoi compiti erano stati fissati
0
sin dal l maggio da Eisenhower nei seguenti termini: "garantire la sicu-
rezza delle forze di occupazione e delle loro linee di comunicazione; assecondare
gli sforzi politici e militari delle forze alleate in vista di future operazioni'';
(3) E. Aga Rossi, La politica estera americana, cit., p. 24 e 33.
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