Page 77 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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AMMINISTRAZIONE ALLEATA E GOVERNO ITALIANO NELL'ITALIA LIBERATA 77
ma anche: "ripristinare la legge e l'ordine fra la popolazione civile e provvedere
alla distribuzione di cibo e soccorsi secondo le necessità; provvedere all'amministra-
zione civile". (4)
I compiti del governo militare alleato di occupazione erano dunque
di natura duplice: civile e militare. Spettava ad esso infatti esercitare quel
"governo diretto" destinato ad instaurarsi nei territori man mano liberati
nel corso dell'avanzata alleata.
A tale scopo erano state formate sei divisioni operative: legale, finan-
ziaria, per i rifornimenti civili, per la salute pubblica, per la sicurezza pub-
blica e per le proprietà del nemico.
L'esperienza siciliana mise a dura prova previsioni e progetti della
vigilia, rivelandosi molto più difficile di ogni previsione, per le disastrose
condizioni alimentari, igienico-sanitarie ed abitative dell'isola. La mancanza
di uomini e mezzi di cui si lamentava Renne! of Rodd nel suo primo rap-
porto accentuò le difficoltà. Né era migliore la situazione per quanto ri-
guardava la qualità del personale civile e militare, nonostante gli. sforzi
fatti per addestrarlo in vari centri negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e
nel Nord Africa. Si trattava spesso di elementi di qualità modesta, demo-
tivati e comunque poco o niente attratti dalla prospettiva di andare in Ita-
lia a curare gli affari civili, una destinazione evidentemente considerata
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minore.< l
Il caso - citato da qualche storico - del comandante Michael Mu-
.smanno, giudice in Pennsylvania, arruolatosi volontario e appassionato
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Governatore di Vico Equense, è senza dubbio un'eccezione.< >
La sua vicenda, peraltro, ci pemettere di sottolineare in maniera em-
blematica una delle costanti che occorre tenere sempre presente nello stu-
dio dell'amministrazione alleata dell'Italia: la notevole autonomia di cui
godevano i funzionari alleati, militari e civili, che permetteva loro di agire
con un margine di discrezionalità tale da produrre esiti spesso profonda-
mente diversi da zona a zona, nell'applicazione delle direttive comuni. Ciò
(4) Cfr. United States Army in World War, Harry L. Coles and Albert K. Weinberg, Civil
Alfairs: Soldiers become Governors, Office of the Chief of Military History, Department
of the Army, Washington D.C., 1964, p. 181-3 e Resoconto delle attività svolte dal Go-
verno Militare Alleato e dalla Commissione Alleata di Controllo in Italia, presentazione di
Lamberto Mercuri, Roma, FIAP, s.d. p. 15.
(5) D. W . Ellwood, L'alleato nemico, cit., p. 251.
(6) lbid. cfr. anche le memorie dello stesso M.A. Musmanno, La guerra non l'ho voluta
io. Firenze, Vallecchi, 194 7.
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