Page 82 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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              quell' "indirect rule"  che  avrebbe  dovuto  prendere il  posto  del governo
              diretto  esercitato  finora  dall' AMGOT.  08)
                   Questo era  nelle  aspettative  degli  italiani,  sulla  base  degli  impegni
              presi dagli alleati; tali aspettative per la verità erano andate crescendo in
              maniera abnorme dopo la dichiarazione di guerra alla Germania, in forza
              della attribuzione di quello status di cobelligerante attribuito all'Italia che
              per la sua ambuiguità contribuì non poco a quella "commedia degli equi-
              voci"  che caratterizzò i rapporti fra  italiani ed alleati  durante la campa-
              gna  d'Italia,  e  anche  oltre.09l
                          '
                   Le cose - come è noto - andarono in maniera diversa. In realtà, an-
              ziché trasformarsi nell'organo di controllo indiretto previsto, l' ACC sem-
              brò piuttosto affiancarsi all' AMGOT nel dare vita - come è stato scritto
                                                                     20
              - a  qualche  cosa  di  molto  simile  a  un  controllo  diretto.< l
                   Quali le cause della piega presa dagli avvenimenti? Accanto a quelle
              già accennate di un profondo rancore britannico, favorito  in questa fase
              dalla sostanziale abdicazione americana, la storiografia ha individuato nella
              inconsistenza e nella inaffidabilità del governo italiano un'altra delle cau-
              se  determinanti l'atteggiamento degli  alleati,  costretti per questo addirit-
              tura  a  rinviare la  restituzione dei  territori  alla  giurisdizione dei governi
                        21
              Badoglio.  < l
                   In  effetti  nei  primi mesi  di  vita  del  "Regno  del Sud", la  debolezza
              politica del governo Badoglio - ridotto ai minimi termini, in pratica qua-
               si  solo ai ministri militari - non favorì certo lo  stabilirsi di rapporti cor-
               retti  ed agevoli  con gli  alleati.  Soltanto  alla  metà di  novembre  infatti  -
               continuando l'ostracismo dei partiti politici - il maresciallo avrebbe dato
              vita a un nuovo gabinetto di tecnici, il cosiddetto "governo dei sottosegre-
               tari", una soluzione di ripiego certamente, ma che tuttavia permetteva di



               (18)  Cfr.  H .L.  Coles-A.K.  Winberg, op. cit., p.  170 e sg.,  cap. X  e XI e D.W.  Ellwood,
                   op  cit.,  p.  219 e sg. Sui diversi compiti di AMGOT e ACC cfr.  anche Harold Mac-
                   millan, Diari di guerra. Il Mediterraneo dal1943 al1945, Bologna, II Mulino,  1987,
                   p.  402-3.
               (19)  D . W . Ellwood, "Il Governo alleato in Italia nel momento del suo arrivo alla linea
                   Gotica orientale", in Linea Gotica  1944.  Eserciti. Popolazioni. Partigiani,  a cura di  G.
                   Rochat, E.  Santarelli e P. Sorcinelli, Atti del convegno svoltosi a Pesaro il27-28-29
                   settembre  1984,  Milano  Angeli,  1986,  p.  477.
               (20)  D.  W .  Ellwood,  L 'alleato  nemico,  cit.,  p.  222.
               (21)  Cfr. Nicola Gallerano, "L'influenza dell'amministrazione militare alleata sulla riorganiz-
                   zazione dello stato italiano (1943-1945)", in Italia Contemporanea,  n. 115,  1974, p.  7.








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