Page 84 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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84 GIUSEPPE CONTI
gnalare '' ... la gravità della situazione, venutasi a creare in Calabria ed a Napoli
in seguito alle ingiustificate interferenze delle autorità militari negli affari civili'',
e chiedere l'intervento del comando supremo per porre fine a questo stato
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di cose. < l
Nella "querelle" intervenne anche Badoglio che si schierò a favore
dei prefetti, sostenendo l'incompatibilità dell'esercizio dei poteri civili da
parte delle autorità militari con l'avvenuta "formale delega in favore del
Capo di S.M.G.". Ma soprattutto premeva a Badoglio sottolineare che " ... su-
perata la fase eccezionale'', occorreva prodigarsi per favorire una fusione di
'' ... indirizzi e sistemi amministrativi'' in vista della '' ... progressiva normalizza-
2
zione della nostra vita civile". < 5)
Il 2 5 dicembre 1943 i poteri civili venivano definitivamente restitui-
ti alle autorità competenti con il bando n. 15: si compiva così un altro
importante passo nel processo di normalizzazione avviato da tempo da
Badoglio con la formazione del "governo dei sottosegretari".
Da parte italiana ci si aspettavano segni tangibili della presa d'atto
da parte degli alleati di questa nuova situazione. Invece i risultati concreti
si fecero attendere, a dimostrazione che la debolezza del governo Bado-
glio, e la presunta impreparazione degli italiani alla democrazia, sempre
sottolineata dagli alleati, servivano soltanto in parte per spiegare il com-
portamento alleato, sempre più contraddittorio nei fatti rispetto alle ma-
nifestazioni di buona volontà e di buona disposizione verso l'Italia,
continuamente riproposte dalla loro propaganda.
Un comportamento sempre più criticato da parte italiana, anche per
i molti rischi che comportava. Basti per tutti la testimonianza del prefetto
Innocenti - Capo dell'Ufficio Affari Civili del governo Badoglio - che
lamentava questo preoccupante stato di cose nel corso di una riunione
con i ministri militari e i Capi di Stato Maggiore delle tre armi tenutasi
a Bari il 23 ottobre, trovando peraltro piena rispondenza nei suoi interlo-
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cutori. < l
(24) A.U.S.S.M.E., 1-3 18312, Gen. Taylor per il comandante della CCA ad Ambrosio,
Capo di Stato Maggiore Generale, 12 nov. 1943.
(25) ACS, PCM, Brindisi-Salerno. 1943-44, cat. 3-5, Badoglio al gen. Basso, comandante
delle forze armate della Sardegna, 19 ott. 1943, n. 1247/AC.
(26) A.U.S.S.M.E., HJ0/1, "Riunioni e colloqui presso il C.S. con ufficiali inglesi e ame-
ricani dopo 1'8 settembre", da cui sono tratte le citazioni successive.
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