Page 83 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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AMMINISTRAZIONE ALLEATA E GOVERNO ITALIANO NELL'ITALIA LIBERATA 83
offrire alla controparte un interlocutore più credibile, eliminando altresì
una pericolosa causa di attrito. L'assenza di un consiglio dei ministri ave-
va impedito tra l'altro anche jl ricorso all'emanazione di decreti legge, prassi
consolidata da anni nel Regno d'Italia e più tardi ripresa nel "Regno del
Sud". A questa carenza si era rimediato in un primo tempo con l' eserci-
zio da parte del re della "potestà d'ordinanza" , cioè la facoltà di emanare
bandi conferita nella zona delle operazioni al comandante supremo delle
Forze Armate dal R.D.L. 8 luglio 1938 n. 1415, "per l'approvazione della
legge di guerra e della legge di neutralità". Scrupoli di natura costituzionale
consigliarono Vittorio Emanuele III a delegare ben presto questo potere
al Capo di Stato Maggiore Generale, (sempre in forza della già citata legge
di guerra). In tal modo, il 30 settembre il generale Ambrosia diventava
-come ha osservato giustamente Degli Espinosa- "l'organo legislativo del-
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lo stato italiano". < >
Contestualmente al generale Ambrosia veniva affidato anche l'esercizio
dei poteri civili; il che ne faceva, sotto certi aspetti, anche l'organo esecu-
tivo del "Regno del Sud". La decisione del re, dettata dall'emergenza, an-
che se non mancò chi vi volle vedere implicazioni politiche, mise in moto
un conflitto di competenze fra autorità locali italiane, militari e civili, che
non favorì l'instaurarsi di rapporti chiari fra noi e gli alleati.
I comandi locali, infatti, forti dei numerosi precedenti in materia a
loro favore, ritenevano di poter esercitare - a livello locale - gli stessi
poteri assunti dal Capo dello Stato Maggiore Generale in materia di po-
teri civili.
I prefetti, invece, ponevano l'accento sulla novità della situazione, af-
fermando che tali poteri non potevano essere dal Capo di Stato Maggiore
Generale "subdelegati ad altri, né. .. essere assunti da altri comandanti" ancor-
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ché di grande unità, non essendo "la subdelega prevista dalla legge".<3>
La presunta invadenza dei militari non si sarebbe limitata al territo-
rio amministrato dal governo italiano se è vero che il 12 novembre il ge-
nerale Taylor, a nome della Commissione Alleata di Controllo, dovette
intervenire presso il Capo di Stato Maggiore Generale Ambrosia per se-
(22) Agostino Degli Espinosa, Il Regno del Sud. 8 Settembre 1943-4 Giugno 1944, Napoli,
Migliaresi, 1946, p. 122.
(23) ACS, P.C.M., Brindisi-Salerno, 1943-44, cat. 3-5, Innocenti al Comando Supremo,
per il sottocapo di SMG, 7 ott. 1943, 398/AC.
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