Page 67 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LA  CAMPAGNA  D'ITALIA:  I TEDESCHI                                67

               per meglio dire una ritirata inarrestabile, certamente effettuata con flessi-
               bilità e capacità d'improv-<'isazione;  ma tale  ripiegamento fu  senza alter-
               native  ed  a  lungo  andare,  demoralizzante  per la  truppa.09l
                    Come conseguenza della decisione del Comando supremo della Wehr-
               macht del  18 settembre il comandante della  10a  armata, allora il generale
               v.  Vietinghoff-Scheel, ordinò la  ritirata sulla linea di resistenza ZERO che
               andava  da  Salerno  via  Potenza  fino  ad  Altamura.  Ed  il  27  settembre
               cominciò  - passando  attraverso  non  meno  di  nove  linee  d'arresto  - lo
               spostamento  dell'armata  su  una  posizione  di  difesa  denominata  linea
               "Bernardo". Questa percorreva il tratto dalla sponda occidentale del Ga-
               rigliano fino  a Fossacesia sull'Adriatico, attraversando la zona di Migna-
               no, passando su posizioni una quindicina di chilometri davanti a Cassino,
                                                                    20
               continuando  via  Venafro  verso  i  monti  della  Maiella. < >
                    Si  deve però sottolineare che una tale posizione di difesa non consi-
               stette mai in una sola linea di resistenza. Di regola si trattò invece di varie
               linee d'arresto scaglionate in profondità che permettessero di arginare sem-
               pre gli sfondamenti delle forze nemiche. Qualche volta le linee erano con-
               nesse fra di loro, come per esempio la linea "Bernardo" e quella Gustav.
               Quest'ultima fu una seconda linea di combattimento principale che attra-
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               versava Cassino; < > comunque, non è necessario dilungarsi in una descri-

               (19)  Cfr.  G.  Schreiber,  La  Wehrmacht nella  battaglia,  cit.,  p.  121.
               (20)  Cfr.  Kriegstagebuch  des  oberkommandos  der  Wehrmacht,  cit.,  p.  1147; e  per  i dettagli:
                    Armee-Oberkommando  10  Kriegstagebuch-Anlagen  Nr.  195-455,  12.9.1943  ·
                    20.9. 1943, mi t Tatigkeitsberichtlc 11.9.1943 · 20.9.1943, allegato n.  386: ordine
                    di armata n.  3,  18.9. 1943, BA-MA, RH 20-10/56; nonché Armee-Oberkommando
                    10 Kriegstagebuch-Anlagen Nr.  1-279,21.9.1943-2.10.  1943, mit Tatigkeitsbericht
                    Abteilung  le  21.9.1943-30.9.1943,  allegato  n.  87  a,  BA-MA,  RH  20-10/61.
               (21)  Per quanto concerne la  costruzione delle linee "Bernard" e  ~'Gustav" cfr.  Armee-
                    Oberkommando  10  Kriegstagebuch-Anlagen  N r.  195-455  12.9.1943-20.9.1943,
                    allegato  311 a,  oggetto:  ordine di  armata n.  6, 4. 10.1943, BA-MA, RH 20-10/56;
                    Armee-Oberkommando 10, la, Anlagenband zum Kriegstagebuch Nr. 3, Bernhard-
                    Linie, 26.10.1943-31.10.1943, BA-MA, RH 20-10/85 K; e Siegfried Westphal (Ge-
                    nerai der Kavallerie), Der Feldzug in ltalien I. Teil, Neustadt 1947 sg. (Foreign Milita-
                    ry Studies  1945-1954, Historical Division Headquarters, United States Army, Europe),
                    p. 256 sg. e 282  sg.:  contributo del generale v.  Vietinghoff-Scheel riguardo la  co-
                    struzione della  posizione  di  difesa  tra  Minturno e  Fossacesia.  Hanno collaborato
                    -tranne il  Generaloberst v.  Vietinghoff- Generaloberst Eberhard v.  Mackensen,
                    Generai der Flieger Pau! Deichmann, Generai der lnfanterie Enno v.  Rintelen, Ge-
                    neralleutnant Wilhelm Schmalz, Generalmajor WolfHauser, Oberst Torsten Christ,
                    Oberst Ernst Faehndrich,  Oberst Karl Heinrich Graf v.  Klinckowstroem,  Oberst
                    Klaus Stange und Oberst Ernst Zolling, BA-MA, T-la; cfr.  inoltre Rainer Mennel,
                    Der  nordafrikanùch-italienische  Kampfraum  1943-1945.  Eine  wehrgeographische  Studie,
                    Osnabruck,  Biblio  Verlag,  1983,  p.  234-242.








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