Page 129 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 129
GLI ULTIMI MESI DELLA R.S.I. 121
Silvestri incontrò Corrado Bonfantini, proponendogli un governo di coa-
lizione tra fascisti, socialisti e repubblicani con l'eventuale contributo del-
le componenti "anticapitalistiche" del Partito d'azione. Tale "giunta"
avrebbe dovuto gestire l'ordine pubblico utilizzando i reparti partigiani
collegati alle sopra citate forze politiche ed unità dell'Esercito Repubblica-
no, della GNR e delle Brigate Nere, fino all'arrivo degli anglo-americani.
A quel punto il governo provvisorio avrebbe presentato alle autorità al-
leate ed ai loro collaboratori conservatori una Nuova Repubblica Sociale,
se non esplicitamente socialista, come un fatto compiuto. Non si esclude-
va quindi una nuova guerra civile, stavolta esplicitamente rivoluzionaria.
Nel frattempo, le componenti conservatrici della R.S.I., rappresenta-
te da Zerbino, cercarono di prendere contatti con alcuni esponenti demo-
cristiani, sostenendo una tesi, diametralmente opposta a quella di Mussolini,
che escludeva una soluzione rivoluzionaria e socialista della crisi: "Il mi-
nistro dell'Interno" scrive Gloria Gabrielli in un suo recente studio "so-
stiene - e ha ragione - che la maggioranza degli alti gerarchi, nettamente
ostili alle socializzazioni, è piuttosto propensa al dialogo con la destra an-
42
tifascista" .< > Il generale Montagna, uno dei giudici di Verona, avrebbe
tentato di avvicinare i liberali, attraverso qualche sua conoscenza nella Mas-
soneria. Nelle ultime ore di vita della Repubblica di Gargnano una nuova
contrapposizione di linee politiche ribadiva l'esistenza nella R. S.I. di due
anime: quanto tale divisione fosse reale e quanto fosse pilotata da un Mus-
solini pragmaticamente alla ricerca di qualsiasi via d'uscita onorevole non
ci è per il momento dato a sapere. Il 24 aprile Silvestri fu informato dal-
l' azionista Riccardo Lombardi che il PSIUP rifiutava la proposta presen-
tata a Bonfantini. Tramite l'intercessione dell'ingegner Gian Riccardo Cella
si procedette quindi all'ultimo atto delle trattative, con il noto incontro
presso l'Arcivescovado tra Mussolini e una delegazione del CLNAI. Da
quel momento la storia della Repubblica Sociale Italiana si trasformò nel-
l' epilogo personale di Mussolini e di tutti coloro che, per motivi differen-
ti, avevano creduto in lui. L'ultimo sogno del Duce, la riconciliazione, era
svanito.
Con le trattative di aprile Mussolini aveva creduto di trovare nel
CLNAI una copia a carbone del vecchio Parlamento liberale, tra le cui
divisioni egli si era inserito con successo nell'ottobre 1922. Tuttavia il
(42) Ibidem, p. 315. In merito ai contatti intrapresi da Zerbino con esponenti democri-
stiani si veda anche Glauco Buffarini-Guidi, cit., p. 196.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 121 22/03/16 09:35