Page 125 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 125
GLI ULTIMI MESI DELLA R.S.I. 117
Socializzazione". Il CNISS si riprometteva tra l'altro di "studiare i pro-
blemi della rivoluzione sociale in atto nella Repubblica Sociale Italiana e
nei diversi Paesi ( ... ); diffondere la conoscenza ai cittadini dei problemi
sociali tra la massa lavoratrice, in modo da affrettare il superamento del-
l' economia capitalistica e l'avvento della nuova civiltà della voro; concor-
rere a preparare, con discussioni e attività culturale varia, i quadri direttivi
del nuovo Stato del Lavoro". Oltre a Cione e Caboara, al "Centro" aderi-
rono Secondo Amadio, Alessandro Bai, Filippo Gallino, Ugo Manunta e
Aldo Marino (pseudonimo di Gabriele Vigorelli), ed il circolo venne col-
legato - attraverso la presenza di Manunta - alle attività del Ministero
2
del Lavoro.<3 l
Conclusa la fase preliminare, il gruppo di Cione inviò un nuovo mes-
saggio al Duce: "Prendendo spunto dalle precedenti trattative e dal vostro
discorso al Lirico, i sottoscritti nell'intento di veder effettivamente realiz-
zato il programma espresso con le parole "Italia-Repubblica-Socializza-
zione", intendono costituirsi in un Raggruppamento Nazionale Socialista
Repubblicano per risvegliare il senso della fierezza italiana, opporsi a qua-
lunque restaurazione monarchica e capitalistica, promuovere con un'azione
costante la socializzazione ed esercitare un'opera continua di critica e di
controllo sull'azione di governo e di amministrazione. Chiedono pertanto
l'autorizzazione del caso e il permesso di pubblicare un quotidiano. Sa-
rebbe opportuno che una commissione venisse da voi ricevuta per i ne-
cessari accordi". <33) La missiva era sottoscritta da Cio ne, Zocchi, Renato
Sollazzo, Pietro Cerri, Ernesto Bassi ed altri esponenti del " Centro" e del
gruppo milanese. Mussolini acconsentÌ, ed il gruppo nominò una delega-
zione da inviare sul Garda composta da Cione, Secchi, Renato Sollazzo
e Germinale Concordia. L'incontro venne fissato, attraverso la mediazio-
ne di Vittorio Mussolini, il 4 febbraio. Poco prima di partire da Milano,
Concordia avvertì Cione che non avrebbe potuto partecipare ai colloqui:
probabilmente l'oscuro rivoluzionario preferì non aderire ad un'iniziati-
va scopertamente ispirata da Gargnano. Concordia in seguito venne tem-
poraneamente fermato dalle autorità militari tedesche. Dal carcere dichiarò
di essere fuoriuscito dal gruppo di Cione e propugnò la causa di una fan-
tomatica "Lega dei Consigli Rivoluzionari", con il foglio "Rivoluzione"
quale organo ufficiale.
(32) Ugo Manunta, cit., p. 100-101.
(33) Edmondo Cione, cit., p. 316.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 117 22/03/16 09:34