Page 206 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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popolo gli hanno affidato per corrispondere sempre più e sempre meglio
alle aspettative delle popolazioni e dell'autorità".
Il servizio di istituto e di ordine pubblico fu particolarmente impe-
gnativo sul finire del 1944 e nei primi mesi del 1945 in tutte quelle zone
che man mano andavano liberandosi dal controllo tedesco: l'attività cri-
minosa ebbe un'impennata cospicua con particolare riguardo ai reati contro
il patrimonio, e ciò principalmente per l'acuirsi della grave crisi economico-
alimentare con conseguente degrado morale che ormai da anni attanaglia-
va il Paese. Furono organizzati servizi misti autocarrati di Carabinieri e
polizia anglo-americana per debellare le bande di rapinatori e per sedare
sul nascere manifestazioni tendenti a sovvertire l'ordine pubblico. Ed è
a proposito di questo continuo e veloce deterioramento delle condizioni
di pubblica sicurezza sia nei centri urbani che nelle campagne, che il Co-
mando Generale dell'Arma dei Carabinieri Reali sentì il bisogno di ema-
nare una circolare con la quale richiamava tutti i Comandanti di ogni ordine
e grado a profondere le migliori energie nel delicatissimo settore soggiun-
gendo come la "tradizionale perlustrazione a due ormai deve intendersi
anacronistica e superata. Occorre fronteggiare i malviventi che agiscono
in bande bene armate in maniera adeguata prevedendo grossi pattuglioni
agli ordini di Ufficiali subalterni e facendo fronte alla deficienza numeri-
ca del personale con l'impiego di soldati di altre armi che già cominciava-
no ad affluire presso i Comandi di Legione". Si intuisce facilmente che
visto il concitato momento politico ed economico che la nazione viveva
era ben difficile stabilire a priori se i servizi preventivi comandati fossero
finalizzati al mantenimento dell'ordine pubblico o della pubblica sicurezza.
Con una direttiva del maggio del 194 5 il Comando Generale dell' Ar-
ma esplicava ai Comandi dipendenti il punto di vista della Commissione
Alleata circa la posizione che il Governo italiano doveva assumere nei con-
fronti dell'Ordine Pubblico in tutto il territorio nazionale affidato alla sua
amministrazione. Si precisava che: il Governo Italiano era responsabile
della difesa contro il sabotaggio e del mantenimento dell'ordine pubblico
in tutto il territorio retrostante la zona delle operazioni militari. Inoltre,
per assolvere i propri compiti diretti al mantenimento dell'ordine pubbli-
co, le autorità civili italiane avevano a loro disposizione i Carabinieri. Se
i Carabinieri non erano sufficienti, le autorità locali dovevano ricorrere
al più vicino comando militare italiano. Se si rendeva necessario un nu-
mero maggiore di truppe, le autorità civili italiane dovevano ricorrere al
più vicino Comando di Accantonamento del Distretto Alleato, o al suo
rappresentante locale, per aiuto.
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