Page 205 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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IL  PROBLEMA  DELL'ORDINE  PUBBLICO









                                                                 SALVATORE  Musso



                  Al fine  di ben definire i confini del tema in trattazione, appare op-
              portuno dare una definizione di ordine pubblico. Nella legislazione italia-
              na  non  ne  esiste  una  esplicita  sebbene  si  tratti  di  un'espressione  usata
              frequentemente dal legislatore.  La  definizione di ordine pubblico è com-
              plessa: il concetto è di natura evolutiva, varia quindi nel tempo e nei luo-
              ghi. Tuttavia possiamo intendere per ordine pubblico, da un punto di vista
              generale, l'ordinato sviluppo sociale sulla base dei valori sanciti dalle leggi
              fondamentali dello Stato e l'assenza di turbative,  quali guerre,  rivoluzio-
              ni,  sedizioni,  tumulti  o  rivolte  in grado  di  minacciarlo  o  addirittura  di
              rovesciarlo. L'attività di polizia di sicurezza,  uno dei compiti basilari da
              sempre svolto dall'Arma dei Carabinieri, è quella funzione amministrati-
              va volta ad attuare le misure necessarie allo scopo di assicurare la pacifica
              convivenza e l'ordinato svolgimento della vita della collettività nel rispet-
              to della legge,  nonché allo scopo di evitare i danni ed i pericoli derivanti
              allo Stato ed ai cittadini da attività che mettano a repentaglio la suddetta
              convivenza.  Con l'attività di  polizia,  in buona sostanza,  lo  Stato  mira a
              prevenire  e  colpire  attività  specifiche  in  grado  di  stravolgere  l'ordine
              pubblico.
                  Se  subito  dopo 1'8  settembre  1943  l'organizzazione territoriale  dei
              Carabinieri aveva mantenuto intatta la propria efficienza praticamente su
              tutto il territorio nazionale in termini di uomini e mezzi,  man mano che
              i Comandanti tedeschi  si  insediavano in  provincia, aumentavano il  con-
              trollo e la limitazione dei  movimenti e del servizio istituzionale.  I vertici
              dell'Arma  facevano  appello  ai  valori  tradizionali  dell'Istituzione e  rivol-
              gendosi in particolare ai militari rimasti al Nord, ricordavano la consoli-
              data apoliticità dei Carabinieri "fedeli alla missione che il Sovrano ed il









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