Page 200 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               mesi dell'anno avevano ampiamente dimostrato, la preparazione e la for-
               mazione di una nuova società, libera dai gravami anche religiosi del fasci-
               smo, avrebbe indubbiamente portato mutamenti maggiormente rilevanti.
                    Il clero cattolico continuava dunque ad affrontare i disagi e i pericoli
               della guerra accanto al suo gregge,  ma si  preparava anche  in quell'anno
               tumultuoso a riproporre sistemi di  valori simbolici, culturali ed etici de-
               purati dall'ingombrante revisione che il regime aveva imposto e che  non
               pochi  avevano  accettato.
                    Una lotta su due fronti dunque, contro il recente passato per creare
               un intenso futuro religioso in un mondo che gli eventi bellici avevano reso
               meno permeabile al richiamo della  chiesa e dove sirene paganeggianti si
               imponevano  proponendo  soluzioni  di  facile  attrazione.

                    Per una corretta comprensione dell'azione  svolta  dal clero  cattolico
               nel  1945  occorre  di  conseguenza  premettere  alcune  considerazioni.

                    Innanzi tutto il  194 5 si preannunzia va non solo come l'anno nel qua-
               le si sarebbe realizzato e consolidato quel complesso di trasformazioni nei
               rapporti con le popolazioni che cinque anni di guerra avevano progressi-
               vamente reso naturali. Ma nel quale si sarebbe anche concluso quel lungo
               periodo di  difficile convivenza con le  istituzioni iniziato con l'ascesa del
               fascismo al potere, che era passato attraverso i patti del  1929, le crisi del-
               l'azione Cattolica del  1931, le leggi  razziali del  1938, la  dichiarazione di
               guerra  del  1940,  il  25  luglio  e 1'8  settembre  1943.
                    In secondo luogo nel 1945 giungeva a maturazione un lungo proces-
               so  di scelte  non solo  religiose,  ma  anche sociali  e politiche che la guerra
               aveva  evidenziato,  ma  che  erano  ben  antecedenti  ad  essa.
                    Infine si concretizzava la consapevolezza di dover preparare la  rina-
               scita di una differente religiosità soprattutto in previsione di quel proces-
               so  di  laicizzazione  dello  stato  che  molte  delle  forze  politiche,  che  si
               apprestavano a sostituire il fascismo  al potere, preannunziavano di voler
               persegmre.
                    Occorre inoltre distinguere perlomeno tre distinte realtà territoriali,
               dinamicamente in evoluzione, nelle quali si svolgeva il magistero del clero
               secondo differenti finalità. L'Italia liberata dalle forze anglo-americane che
               ormai costituiva la  maggior  parte del  territorio  nazionale,  nella  quale  il
               clero  si  preparava sia  ad affiancare il  popolo  nella  risoluzione  dei gravi
               problemi determinati  dalla guerra,  sia  ad  inserirsi  nel  processo  di  rico-
               struzione religiosa, politica e sociale. La Repubblica di Salò, il cui controllo









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