Page 195 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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IL CARTEGGIO MUSSOLINIICHURCHILL 187
doppio gioco del governo britannico con i partigiani filomonarchici jugo-
slavi di Mi ha jlovic". (9)
Sulle contraddizioni inglesi evidentemente Mussolini contava per trarre
qualche vantaggio politico: non si potrebbe spiegare altrimenti il ritrova-
mento tra le sue carte a Villa Feltrinelli, del "Piano per dividere gli Alleati".
Nello stesso schedario, l'ignoto esperto inglese ci ricorda poi che c'e-
ra anche un altro fascicolo che potrebbe rivelarsi assai interessante visto
che vi erano contenuti discorsi di "diplomatici alleati" tra il 1944 e il 1945.
Quel fascicolo è forse tutt'ora presente tra le carte della Segreteria Partico-
lare del Duce, carteggio riservato, periodo R. S.I., presso l'Archivio Cen-
trale dello Stato anche con un titolo (che a poi quello originale) di "Discorsi
di personalità di Stati nemici" .< 10 l
Si tratta di un incartamento voluminoso che raccoglie i testi integrali
di discorsi tenuti tra il 1944 e il 1945 da De Gaulle, Stalin, Eden, Pio
XII, Roosevelt e, ovviamente Churchill. I resoconti integrali, curati dal ser-
vizio di ascolto delle radio straniere predisposto dal ministero della Cultu-
ra Popolare, sono conservati con le annotazioni e le sottolineature originali
di Mussolini, ora in rosso ora in blu. Oltre alle sottolineature è anche inte-
ressante vedere quali fossero gli oratori "più gettonati". Non solo i di-
scorsi di Churchill sono quelli più sottolineati ma gli interventi del premier
inglese sopravvanzano nettamente quelli di tutti gli altri: in pratica Mus-
solini conservò e studiò con attenzione undici discorsi di Churchill che
era seguito in classifica dal suo ministro degli Esteri, Anthony Eden, con
tre discorsi. Poi due discorsi a testa per il Papa e per Roosevelt e uno a
testa per Stalin e De Gaulle. Un'altra dimostrazione che, ancora durante
la R.S.I., Mussolini guardava con attenzione soprattutto all'Inghilterra e
sottolineava le frasi che, forse, gli sembravano più ipocrite. Come quella
pronunciata da Eden ai Comuni il 26 maggio 1944: "Malgrado tutte le
difficoltà e le tentazioni che si presentano in tempo di guerra a questo
riguardo, noi non abbiamo approfittato di nessuna occasione, in quattro
anni di conflitto, per stipulare accordi segreti con chicchessia". E quel "ac-
cordi segreti con chicchessia" è stato sottolineato con un vigoroso tratto
blu da Mussolini, una sottolineatura che potrebbe voler dire molte cose:
ironia, rabbia o rassegnazione.
(9) Cfr. Giuseppe De Lutiis, "Storia dei servizi segreti in Italia", Editori Riuniti Ro-
ma, 1991, p. 33.
(10) ACS, SPD, Carteggio riservato R.S.I., fascicolo 395 .
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