Page 197 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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IL CARTEGGIO MUSSOLINI/CHURCHILL 189
Con molta probabilità, buona parte delle carte che gli inglesi ritene-
vano compromessi per la loro politica vennero recuperare e distrutte. Ma
la storia del carteggio Mussolini/Churchill è una storia fitta di misteri e
sorprese. Una di queste sorprese ha tanto di nome e cognome, sia pure
sconosciuti a tutti. Eppure se abbiamo qualche notizia in più su cosa sia
stato veramente il carteggio Mussolini/Churchilllo dobbiamo anche ad un
certo Aristide Tabasso, agente segreto della nostra marina e poi collabora-
tore dei servizi segreti alleati. Ebbene Tabasso, la cui storia starebbe a pie-
no titolo in un romanzo di Le Carré o Forsyth, era anche un fervente
monarchico per cui, quando recuperò quelle carte, cos'altro avrebbe po-
tuto fare se non consegnarle al suo Re, bruciando sul tempo i servizi ingle-
si e americani?
E così che, dopo cinquant'anni, le strade del carteggio Mussolini/Chur-
chill (che oltre agli originali conta o ha contato sicuramente svariate copie
fotografiche) dopo Londra, Washington, Mosca o il Vaticano sembrano
portare anche verso il Quirinale prima e a Cascais (residenza di Umberto
II, negli anni dell'esilio) dopo. Un assurdo? Non tanto se si pensa cheTa-
basso sarebbe stato insignito dell' onoreficenza di commendatore della Co-
rona d'Italia e che Umberto II, ancora all'inizio degli anni Ottanta,
attraverso il suo ministro della Real Casa, Falcone Lucifero, mandava i
suoi saluti al "capitano T a basso" .
Non è possibile qui ripercorrere le tappe della vita incredibile di Ari-
stide Tabasso. Basterà dire che, agente segreto vicino agli inglesi anche
per ragioni di cuore, morirà in circostanze poco chiare all'inizio degli an-
ni Cinquanta, pare avvelenato. Il figlio, grazie ad appunti e documenti
conservati dal padre, volle raccontare tutte le vicende paterne, durante la
guerra e dopo, in un libro che venne sequestrato dall'autorità giudiziaria
ancor prima di poter venir distribuito. Era il 195 7 e incombeva il proces-
so di Padova sull'Oro di Dongo.
· Di quel libro esistono poche copie perché quasi tutta la tiratura ven-
ne distrutta d'autorità. Il perché, ufficiale o ufficioso, non ci è ancora no-
to ma ci basta sapere che in quel volume, a pagina 327 c'è la più dettagliata
descrizione delle carte mussoliniane che abbiamo a disposizione. Ne citia-
mo il passo più importante: " Non è un carteggio ma quasi un archivio
di Stato. Si tratta di una raccolta di documenti che si aggira sui 40 kg
e Aristide Tabasso dovette trasportare per parecchio tempo quel peso per
essere certo di quello che egli assicurava di aver salvato. Qualche cartella
interessa molto da vicino il grande statista inglese ( ... ) Il contenuto di quelle
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