Page 280 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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comando navale, conseguenti ad una indiscrezione giornalistica che aveva
per scopo quello di metter fuori causa l'unico ed autorevole testimone,
e forse più che testimone, della bruciante questione dei fratelli Rosselli.
Lo stesso esame, dimostrerebbe anche cosa "non" fu detto, dalla ocu-
lata amputazione delle famose lisce dell'OVRA, al processo per il regici-
dio di Alessandro d'Jugoslavia a Marsiglia, da quello per la bomba alla
Fiera di Milano nel 1928, che è ancora oggi senza padre, al silenzio più
totale sui rapporti intercorsi era Mussolini e Scalin nell'agosto 1940 ed
immediatamente prima della guerra contro la Grecia. In altre parole, si
cercò, riuscendovi perfettamente, di gettare quelle basi di una visione mo-
nocemacica della Scoria d'Italia recente e recentissima che al tempo stesso
cancellasse le vecchie implicazioni e responsabilità comuniste, facendo per
contro giganteggiare quel Partito come unico attore ed interprete autenti-
co della "lotta antifascista".
Quanto questa operazione abbia reso in termini politici, ed ancora
renda sul medio e lungo periodo, può essere misurato con ciò accade nel
1964 e seguenti, quando Ladislay Biccmann, attivissimo Capo dell'Sa Se-
zione dei Servizi Cecoslovacchi, propose al K.G.B. una straordinaria ini-
ziativa che, dopo approvazione, venne battezzata "Operazione Nettuno".
Profittando della comparsa nella zona del Lago Nero, a non grande di-
stanza da Praga, di una "croupe" televisiva che intendeva realizzare un
documentario euristico, Bittmann fece affondare a poca profondità quat-
tro casse ferrate, convenientemente invecchiate e piene di documenti scoc-
canti. Riattaccandosi a vecchie voci locali, secondo le quali un piccolo
convoglio di SS tedesche, inviato da Berlino, era stato costretto a scaricare
nel Lago appuntç> delle casse che contenevano i più segreti archivi del Corpo,
egli fece in modo che esse fossero recuperare sotto gli occhi delle teleca-
mere, con grande pubblicità. Qualche settimana dopo, lo stesso Ministro
>egue nota
processo Roatta principalmente impostato sull'assassinio dei due fratelli Rosselli
avvenuto il 9 giugno 1937. Il Duca, per singolare coincidenza, si era trovato an·
ch'egli, in quei giorni, a Bagnoles de l'Orne e, secondo alcune testimonianze, vi •
avrebbe incontrato Carlo uno o due giorni prima della tragedia. Per inavvertenza
o deliberatamente, Sylvia Sprigge lasciò trapelare il giudizio del Duca, che fu subito
ripreso dalla stampa romana. Umberto di Savoia fu perciò costretto a rimuoverlo
dal suo comando navale, e dalla Marina, il 7 aprile 1945 ma l'effetto più importan-
te della "fuga" di voci fu senza dubbio quello di impedire una sua possibile testi-
monianza al processo. (vedi dell'A. "Il cono d'ombra", SugarCo Ed. Milano, 1990,
alle pag. 38/39 e 452).
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